Costa di Rovigo (RO) – La scuola primaria da sempre si occupa degli alunni ma non solo insegnando a leggere, scrivere e far di conto. Infatti alla scuola primaria “F. Scardona” di Costa di Rovigo si va oltre, proponendo riflessioni e percorsi significativi anche in Economia.
Immaginate i piccoli alunni che parlano di utilizzo consapevole del denaro, di avvedutezza e corrette abitudini di spesa, dell’importanza fondamentale di riuscire a distinguere le necessità dai desideri e ciò al fine di imparare a stabilire delle priorità nella gestione dei propri soldi. É quello che è accaduto nei giorni scorsi con gli alunni delle classi quarte e quinte che hanno avviato un percorso per approfondire i fondamenti dell’economia.
Per poter aiutare a meglio comprendere il valore del denaro, su iniziativa delle insegnanti Gianna Battistella e M. Daniela Santato, con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo di Costa di Rovigo-Fratta Polesine, sono stati invitati a intervenire in classe: Bruno Candita, responsabile del progetto “RovigoBanca incontra la Scuola”, e Laura Cabassa, direttore della locale filiale della banca di Credito Cooperativo.
I bambini hanno accolto calorosamente gli esperti della banca. Attraverso i loro interventi, gli alunni hanno potuto confrontarsi sulle tematiche connesse al risparmio, al valore del lavoro, all’importanza del tempo, a come scongiurare l’avarizia ed evitare gli egoismi.
Grazie alle molteplici domande rivolte agli ospiti, per soddisfare le proprie curiosità, l’interesse dei piccoli studenti per i temi economici trattati è sempre più aumentato. Tutto ciò anche grazie a riflessioni vicine alla vita di tutti i giorni, quali quelle del bilancio di una famiglia, o all’utilizzo di spunti proposti in celebri favole, film e programmi televisivi.
A conclusione della visita Bruno Candita e Laura Cabassa hanno mostrato grande apprezzamento e meraviglia per l’attenzione dei ragazzi ed hanno riferito di aver notato l’interesse degli alunni, sapientemente preparati dalle loro insegnanti, verso argomenti così complessi, articolati e in continua, rapida evoluzione.
È stata un’esperienza che, ancora una volta, sottolinea l’importanza di una scuola “attiva” che collabora con il territorio che la circonda.