Costa di Rovigo (RO) – Il terzo appuntamento della rassegna organistica “Antichi Organi del Polesine” ha visto protagonisti la violoncellista Francesca Favit e l’organista Beppino Delle Vedove con un programma che ha esaltato sia le qualità dello strumento che rappresenta l’anima dell’orchestra, il violoncello appunto, sia le peculiarità timbriche dell’organo della Chiesa Parrocchiale di S. Rocco, opera 189 del famoso organaro veneto Gaetano Callido costruito nel 1782.
La manifestazione, organizzata da Asolo Musica e inserita nel circuito organistico regionale “Cantantibus Organis”, è stata realizzata grazie al finanziamento del Ministero dei beni e delle attività culturali, della Regione Veneto, dei comuni di Costa di Rovigo, Lendinara, Porto Tolle e Rovigo, con il patrocinio della Provincia di Rovigo e il sostegno economico di RovigoBanca.
Dopo i saluti dall’assessore alla cultura Moira Ferrari a nome dell’amministrazione comunale, è toccato alla brava e bella Francesca Favit presentare il programma della serata: una sorta di passeggiata musicale nata dalla semplice idea di mettere a confronto alcuni brani di importanti compositori di epoche diverse.
Il concerto si è aperto con Georg Friedrich Händel, compositore tedesco naturalizzato inglese del periodo barocco, che esercitò un grande influsso sui compositori inglesi, in tutti i campi della musica. Nella sua enorme produzione le musiche destinate al solo organo non sono però molte. La “Passacaglia” per organo solo in programma è l’ultimo movimento di una celebre Suite scritta per clavicembalo ma che ben si adatta a questo tipo di strumento.
Dall’Inghilterra alla Germania con il grande Johann Sebastian Bach: compositore tedesco che a più di 3 secoli dalla sua nascita, si rivela ancor oggi in tutta la sua straordinaria grandezza. Le sue 4 Suite sono conosciute per essere fra le più note e le più virtuosistiche opere mai scritte per violoncello. Dalla I Suite Francesca Favit ha presentato in una trascinante esecuzione il Prélude, la Sarabande e la Gigue.
Di Jaun Cabanilles, considerato la personalità più forte del mondo organistico del Seicento spagnolo, abbiamo ascoltato la “Batalla Imperial” per organo solo: fanfare, rullio di tamburi, cozzare di armi, scalpitio di cavalli, ecc. sono state imitate all’organo trasformando il brano in una vera e propria battaglia.
Con Antonio Vivaldi l’itinerario musicale ha toccato l’Italia: il Settecento italiano è quasi invaso da una lunga serie di compositori clavicembalisti per lo più provenienti da Venezia e da Napoli. Non si dedicavano però esclusivamente al cembalo: molti erano organisti ed operisti. Di Vivaldi è stata presentata la “Sonata V” RV 40 per violoncello e basso continuo in un’accattivante interpretazione del duo Favit-Delle Vedove.
Claude-Benigne Balbastre, organista, clavicembalista e compositore francese fu un illustre esponente della decadenza organo-cembalistica francese, vero e proprio “beniamino” conteso dalla corte e dalla nobiltà di Parigi. Con la sua musica intrisa di frivolezza, volutamente diretta al piacere dell’orecchio, accumulò molti incarichi onorifici e redditizi. Il brano “Cannonnade” ha confermato queste sue qualità e ha fatto divertire non poco il pubblico presente.
Gli ultimi due brani in programma ci hanno portato nel clima natalizio: dapprima con la famosissima “Mariä Wiegenlied” di Max Reger e poi con la Fantasia Natalizia che il duo ha preparato appositamente per questa occasione: i temi di celebri motivi, passando alternativamente dal violoncello all’organo, sono stati magistralmente interpretati da Francesca Favit e Beppino Delle Vedove che hanno chiuso la loro splendida esibizione con un bis travolgente.
L’esecuzione è stata impeccabile. Il M° Beppino Delle Vedove che ha saputo sfruttare magistralmente le timbriche del Callido, individuando molto bene le sonorità orchestrali e utilizzando in modo calibrato i registri. Ottima l’intesa con la violoncellista Francesca Favit, dotata d’una personalità artistica prorompente qui espressa a pieno.
Gli applausi, abbondanti e prolungati, hanno preparato il giusto clima per il messaggio augurale del primo cittadino di Costa, Antonio Bombonato, alle famiglie del numeroso pubblico presente.