ROVIGO – Sono passati 100 anni dalla nascita del più importante autore di testi per bambini e adulti che non vogliono smettere di sognare: Gianni Rodari è stato il protagonista dell’ultimo lavoro portato in scena da Minimiteatri nella cornice del Teatro San Bortolo di Rovigo, grazie alla collaborazione con la Parrocchia di San Bartolomeo e la direzione artistica di Letizia E.M. Piva.
Riconosciuto tra gli eventi nazionali celebrativi della figura di Rodari, lo spettacolo 100 Gianni Rodari – Fiabe, favole e poesie per anime belle ha ottenuto un ampio successo di pubblico. Tanti i bambini e le famiglie presenti che hanno voluto passare una domenica pomeriggio piena di favole, poesie e filastrocche.
Fondamentale la collaborazione con l’associazione culturale Renzo Barbujani Onlus che ha creato il testo messo in scena durante le ore di corso di Scrittura Creativa tenute dalla coordinatrice Giorgia Brandolese, nonché regista dell’evento. Sul palco, insieme a Giorgia Brandolese, anche Manola Borgato, Silvia Dicuonzo, Maurizio Noce, Luca Pianta e Paolo Zaffoni.
I sogni sono possibili grazie a chi ancora vi crede. Protagonisti del viaggio nella fantasia rodariana di dicembre sono stati i Pensieri dell’autore, interpretati dagli attori in scena. Vecchi nonni, giovani curiosi, conigli, uova colorate sono solo alcuni dei meravigliosi personaggi del viaggio onirico.
Ma si è anche parlato di temi scottanti e purtroppo molto attuali come la guerra, che da sempre affligge l’umanità, una tematica molto sentita dallo stesso Gianni Rodari e che torna anche nel lavoro proposto per il Teatro San Bortolo di Rovigo. Quel che rimane sono gli occhi curiosi e i tanti sorrisi del pubblico presente, che ha apprezzato l’evento celebrativo del più grande autore di sempre per bambini e sognatori adulti.
«Ho cercato di trovare un filo conduttore nella storia e nei personaggi di memoria rodariana – commenta la regista Giorgia Brandolese – e sono contenta dell’esperimento nato grazie alla collaborazione con l’associazione Barbujani. Ricorderemo tutti con piacere un pomeriggio di dicembre pieno di fantasia e ricordi».