ROVIGO – Si è conclusa lo scorso 30 giugno la ventesima edizione del Festival Opera Prima, lo storico festival internazionale dedicato alle arti performative che ha portato Rovigo a divenire negli ultimi anni uno dei punti di riferimento per la scena sperimentale europea.
Dopo la pausa estiva, l’associazione Festival Opera Prima ha raccolto i risultati dell’edizione 2024 del Festival, che si conferma un’edizione capace di sollevare interesse e curiosità nei cittadini e di attirare un pubblico attento e consapevole anche da fuori provincia e regione.
La ventesima edizione del Festival ha portato infatti a Rovigo 37 eventi totali, tra spettacoli, laboratori, incontri, concerti, mostre, performance, ospitando un totale di 103 artisti provenienti dal territorio italiano ed internazionale. In particolare, sono state presenti a Rovigo 20 compagnie, di cui 4 internazionali. Il Festival ha così raggiunto quest’anno i quasi 2000 spettatori paganti e le oltre 8000 presenze agli eventi gratuiti in piazza, registrando un aumento di pubblico rispetto alle edizioni passate.
Come ogni anno, il Festival si è dimostrato un’iniziativa capace di portare la cultura anche fuori dagli spazi dedicati, invadendo con spettacoli e performance l’intero tessuto urbano: oltre al Teatro Studio e al Tetro Sociale, il Festival ha abitato l’ex Chiesa di San Michele, l’ Esterno Gran Guardia, il Chiostro degli Olivetani, Piazza Vittorio Emanuele II, Piazza Garibaldi, Piazzetta Annonaria, i Giardini due Torri, la Pescheria Nuova, i sotterranei due Torri.
Da sottolineare, infine, la collaborazione di quest’anno con il Liceo Scientifico P. Paleocapa, con cui è stato realizzato un workshop critico rivolto agli studenti delle scuole superiori del territorio e a cui hanno aderito un totale di 26 ragazzi. Il workshop è stato realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”. Grazie al progetto, il festival ha svolto un ruolo cruciale nell’avvicinamento dei giovani al teatro e alle proposte culturali della città.
«Anche quest’anno, il Festival ha permesso di portare la città all’interno del dibattito culturale sulle arti sceniche, rappresentando un punto di riferimento per gli artisti della scena sperimentale italiana ed internazionale, e confermandosi motivo di interesse e curiosità per operatori e critici nazionali – Afferma Marina Carluccio, rappresentante dell’associazione Festival Opera Prima – Hanno infatti partecipato al festival tredici testate giornalistiche nazionali e tredici testate e giornali web locali. Il Festival ha avuto inoltre il piacere di accogliere quattordici operatori provenienti da altri Festival o strutture teatrali nazionali e 4 docenti universitari provenienti da tutta Italia. Ci tengo a ringraziare i media partner nazionali e locali per credere nell’importanza culturale della nostra manifestazione e tutte le strutture ricettive che hanno ospitato e accolto gli artisti e gli ospiti del Festival. È per noi molto importante continuare a collaborare con le altre attività commerciali e produttive del territorio, nella convinzione che un Festival prestigioso come il nostro abbia una ricaduta importante e vitale per l’economia cittadina».
Si ricorda infine che anche questa edizione del Festival è stata realizzata in collaborazione con il Teatro del Lemming e la Fondazione Rovigo Cultura e che ha goduto del sostegno del MiC – Ministero della Cultura, primo tra i Festival teatrali riconosciuti e finanziati dal MiC attraverso il FUS nella Regione Veneto, del Comune di Rovigo e della Fondazione Cariparo.