ROVIGO – Grande professionalità e tanta emozione con il Balletto di Roma che ieri sera al Teatro Sociale, ha portato in scena Otello.
Un teatro pieno ha accolto e applaudito, questa bellissima performance su uno dei classici di Shakespeare, rivisto da Monteverde, che è riuscito a trasmettere perfettamente al pubblico presente, gli snodi psicologici che determinano la dinamica dell’intreccio tra Otello, Desdemona e Cassio. In questo triangolo (mai equilatero) di rapporti, i tre vertici risultano costantemente intercambiabili.
L’ambientazione, svoltasi in un moderno porto di mare (omaggio al fassbinderiano Querelle de Brest) è riuscita a chiarire l’intuizione di base: se Otello è un “diverso”, non tanto per il colore della pelle quanto per essere “straniero”, è anche vero che la banchina di un porto è una sorta di “zona franca” in cui, nel continuo brulicare del ricambio umano, lo straniero o il diverso o il barbaro smettono di esistere.
Nella tragedia di Shakespeare (1604) e nella coreografia di Monteverde è Iago ad insinuare il dubbio fatale del tradimento di Desdemona nei confronti del Moro e ad architettare la trama che lo spingerà al folle atto finale.
Tantissimi gli applausi finali che hanno decretato un ulteriore successo di questa stagione teatrale.