Rubano (PD) – Domenica 14 luglio, l’Unione Sportiva C.S.I. Rubano Associazione Sportiva dilettantistica ha messo in campo per i Giovanissimi del ciclismo una gara su strada intitolata al “12° GP Mem. Orazio Vecchiato e al 18° Trofeo Avis Bosco di Rubano”, predisponendo in Z.I. Rubano un duplice percorso: 900 metri per le categorie G1, G2 e G3 – da percorrere rispettivamente 3, 5 e 7 volte-, contro i 1.900 metri assegnati alle categorie superiori G4, G5 e G6 – alle prese, nell’ordine, con 5, 6 e 8 lunghezze -.
E se a conti fatti A.S.D.- G.C. Bosaro Emic porta a casa anche stavolta un ricco bottino di coppe e atleti che entrano nella top ten di più d’una categoria, il premio più ambito sono gli istanti di pathos regalati dalle affermazioni appassionate dei giovani ciclisti biancoazzurri, nel misurarsi con ogni singolo metro d’asfalto, ruota a ruota con contendenti nondimeno temprati.
Si è iniziato dalla corsa dei G1 dove Davide Brasolin (G.S. Cartura Nalin) ha spadroneggiato fino a certificare la vittoria, trascinandosi dietro, uno dopo l’altro, Francesco Sbrissa (Unione Ciclistica Lupi), Filippo Friso (GS Saccolongo), Tommaso Gallato (GS Fiumicello 1971) ed Enrico Calderaro (Unione Ciclistica Lupi).
Con i G2 è arrivato il primo risultato bosarese a firma di Riccardo Malagugin, autore di un ottavo posto in coda alla doppietta del GS Tavo Cicli Bonini che in volata si gioca il podio puntando tutto su James Tomas Tahiri (primo) e Giovanni Bosello (secondo), e all’altra doppietta di Unione Ciclistica Lupi composta da Thomas Morreale (terzo) e Lorenzo Stella (quarto).
Al turno successivo è toccata alla compagna di squadra Marta Talpo (A.S.D.- G.C. Bosaro Emic) tentare la scalata dei G3, e non ha deluso perché ha avuto la meglio sull’atleta di casa Chiara Biscontin, appropriandosi della seconda posizione dietro a Denise Stellin (Liberi Ciclisti Adria 2002 ASD). Nel segmento maschile due corridori presto sono emersi dal drappello aizzandosi a vicenda fino all’avvistamento dell’arrivo, momento cruciale in cui Filippo Callegaro (GS Cartura Nalin) ha affondato sui pedali e ha tagliato per primo la linea bianca davanti a Gioele Piva (GS Fiumicello 1971).
Ha morso il freno il G4 Diego Rinaldi (A.S.D.- G.C. Bosaro Emic), a quanto pare ha preferito avere la visuale libera quando ha corso ed è rimasto in testa alla formazione; pedalata dopo pedalata lo ha raggiunto anche il collega Leonardo Peretto ma l’ultimo giro, si sa, premia chi ha tenuto da parte l’estrema riserva di ossigeno e fibra muscolare, così sul rettilineo finale si è assistito all’azione vincente di Alberto Donà (GS Cartura Nalin), in sorpasso su Gianmaria Chinello (G.S. Saccolongo) e Filippo Zulian (Unione Ciclistica Lupi), reduci da un tentativo di fuga e relegati infine rispettivamente ad un secondo e terzo posto. Diego si è mantenuto comunque dentro ai primi dieci, timbrando il nono traguardo.
I G5 Domenico Pizzolato e Filippo Sturaro (A.S.D.- G.C. Bosaro Emic) hanno mantenuto su di giri il ritmo della gara marcando stretto gli avversari e rilanciando diversi tentativi di attacco, sia in solitaria sia fianco a fianco, ma sempre là, nelle prime posizioni del gruppo; in uscita dall’ultima curva si è preparata una volata a formazione compatta e l’epilogo è stato l’ottavo miglior tempo di Filippo Sturaro e il quinto di Domenico Pizzolato che è salito sul podio, insieme a Filippo Spolladore e Manuel Stellin (Liberi Ciclisti Adria 2002 ASD) – quarto e terzo -, Manuel Salmaso (G.S. Saccolongo) – secondo -, e al vincitore di categoria della giornata Riccardo Zecchin (Soc. Ciclisti Padovani).
Tra i G6 la selezione è stata durissima e ha salvato poco più di una manciata di atleti, all’inseguimento del fuggitivo Filippo Sabbadin (Soc. Ciclisti Padovani), destinato a tradurre in successo un vantaggio incolmabile.
A.S.D.- G.C. Bosaro Emic ha scoccato due frecce che hanno vibrato nell’aria dritte verso il podio. Una porta il nome di Luca Destro: non ha perso nemmeno per un secondo il contatto con la ruota dei migliori e ha concluso la gara con un ottimo quarto risultato che è suonato come un avvertimento agli avversari presenti e futuri, a ridosso di Leonardo Serico (Unione Ciclistica Lupi) e Lorenzo Borella (Soc. Ciclisti Padovani). L’altra è stata Gloria Peretto, regina nel femminile, il tutto coordinato dal Tecnico Sandro Baracco.