ROVIGO – Giovedì 10 settembre il consiglio di amministrazione di Ecoambiente ha approvato il progetto di fusione inversa per incorporazione con il Consorzio Rsu. Un passaggio significativo e fondamentale per portare a compimento un percorso lungo e tortuoso, che si era bruscamente interrotto, non senza preoccupazioni, lo scorso dicembre. Da allora sono arrivate le risposte dell’Agenzia dell’Entrate relativamente agli interpelli su eventuali profili di elusività fiscale, che hanno attestato la totale correttezza dell’operazione dal punto di vista fiscale.
Tutto si è rimesso quindi in moto e già da luglio Ecoambiente e Consorzio Rsu hanno lavorato per concordare e seguire un programma di massima, con date e scadenze. E, proprio il 10 settembre, è stato approvato il progetto di fusione da parte del Cda di Ecoambiente. Entro il 18 settembre anche l’organo amministrativo del Consorzio Rsu dovrà compiere lo stesso passo di approvazione, perché quel giorno si terrà l’assemblea di controllo analogo che dovrà a sua volta approvare il tutto.
Dopo l’approvazione deve trascorrere il tempo di 15 giorni di pubblicità legale. Poi, il 12 ottobre, si riuniranno le due assemblee dei soci di Ecoambiente e del Consorzio Rsu, ultimo passo prima della ratifica della fusione davanti al notaio, che sancirà la fine del Consorzio Rsu, i cui beni residui, ad eccezione delle quote di partecipazione in Ecoambiente, nel frattempo dovranno essere tutti trasferiti al Consiglio di Bacino ed al Comune di Villadose.
Il progetto di fusione è tecnicamente lo stesso, già approvato con delibera da tutti i consigli comunali del Polesine, mantenendo quindi i medesimi rapporti di concambio già previsti. L’aspetto di novità è un’ulteriore perizia giurata, che non fa altro che consolidare la validità dell’operazione, completando il già positivo parere dell’Agenzia delle Entrate. La strada, dunque, sembra tracciata e sembra portare dritta verso un traguardo a lungo inseguito.
Il compimento del percorso di fusione, infatti, se avverrà entro i tempi prestabiliti, permetterà di mettere in sicurezza il rinnovo della gestione in house del servizio integrato dei rifiuti pubblico, essenziale per la collettività, secondo il modello già in atto, in scadenza al 31 dicembre 2020. La volontà di arrivare a questo passo è comune a tutte le parti e questo lascia ben sperare. Anche perché tutte le difficoltà del recente passato sembrano essere state superate.
Il cda di Ecoambiente, formato dal presidente Marco Trombini, dall’amministratore delegato Giancarlo Lovisari e dalla consigliera Michela Bacchiega esprime quindi tutta la propria soddisfazione: «Siamo riusciti a ripartire con velocità e decisione sulla strada che era già stata tracciata ed il traguardo che consentirà di voltare pagina con tutte le difficoltà del passato e di arrivare al nuovo affidamento in sicurezza, è ormai ad un passo. Questo permetterà di dare un futuro sicuro ad una società pubblica, sana ed efficiente, e ai suoi circa 300 dipendenti, nonché di dare al contempo ai cittadini polesani certezze sulla corretta e trasparente gestione del servizio integrato del ciclo dei rifiuti in Polesine».