ROVIGO – In occasione del 75° anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti Umani, il Liceo Scientifico Paleocapa di Rovigo ha preso parte in città all’edizione speciale della “Settimana dei Diritti Umani”, mostrando la sua attenzione verso un argomento fondamentale per la crescita e la formazione socio-culturale, oltre che di scottante attualità. Studenti e docenti si sono impegnati per attività connesse con questa carta internazionale e hanno ospitato uno degli appuntamenti della settimana che, dal 4 al 10 dicembre, si svolge per sensibilizzare la cittadinanza attraverso iniziative multidisciplinari.
Nella giornata inaugurale, lunedì 4 alla Sala della Gran Guardia, dopo la presentazione e firma del manifesto del Tavolo contro tutte le guerre, per la pace e i diritti umani di Rovigo, il liceo Paleocapa ha presentato un’attività di Pcto che coinvolge gli studenti che stanno realizzando, con il progetto di webradio in collaborazione con Radio Bluetu di Arci Rovigo, dei podcast che contengono la lettura degli articoli della Dichiarazione universale dei diritti umani commentati dal prof. Antonio Papisca, Emerito, già professore ordinario di Relazioni internazionali nell’Università di Padova.
Nella mattinata del 5 dicembre, l’auditorium Margherita Hack del Paleocapa ha ospitato un incontro per gli studenti dedicato alla Giornata mondiale del volontariato, in collaborazione con CSV Padova e Rovigo, Caritas diocesana, Circolo culturale ARCI 2 giugno 1946, Associazione avvocati di strada. Still I rise, Smile Africa. Dopo la presentazione delle audioletture degli articoli della Dichiarazione universale dei diritti umani commentati dal prof. Antonio Papisca, sono state proposte attività realizzate in collaborazione con alcune associazioni di volontariato e finalizzate a garantire il diritto all’istruzione.
La professoressa Paola Mazzali ha riferito del progetto Penny Wirton, svolto per alcuni anni a fianco dell’Associazione Porto Alegre per offrire un supporto di alfabetizzazione in italiano a persone straniere. «Penny Wirton – ha detto – una scuola gratuita e diffusa di lingue e cultura italiana per migranti, ha coinvolto studenti e docenti con uno stile didattico basato su una relazione a tu per tu, che sosteneva l’apprendimento basato sulla fiducia, sullo scambio reciproco e su rapporti positivi e cordiali, elementi essenziali per una corretta integrazione».