ROVIGO – Sabato 30 settembre 2023 – alle ore 21 nel Teatro di San Bartolomeo – il prof. Massimo Rossi, geografo della Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, illustrerà il Mappamondo di Fra Mauro, il più importante documento della cartografia veneziana nel periodo di transizione fra la concezione medievale del mondo e quella che si andava affermando a seguito delle nuove conoscenze apportate dai viaggi di esplorazione e dalle navigazioni.
L’opera fu realizzata a Venezia tra il 1448 e il 1460, per opera del monaco camaldolese Mauro che visse tutta la sua vita all’interno del monastero dell’Isola di San Michele a Venezia. Ricchissimo di particolari, il mappamondo raffigura per la prima volta terre all’epoca ignote, basandosi soprattutto sui racconti di viaggio come quelli di Marco Polo. Le raffigurazioni sono arricchite da numerose e talvolta lunghe didascalie.
Il mappamondo è in realtà un planisfero, quindi disegnato su un foglio piano, delle imponenti dimensioni di 230 per 230 centimetri, una carta geografica che è prima di tutto spettacolare, oltre che precisa, e ora è conservata nella Biblioteca Marciana di Venezia.
La mappa include l’Asia, l’Oceano Indiano, l’Africa, l’Europa e parte dell’Atlantico. All’interno dei cartigli si leggono oltre 3.000 testi descrittivi, che attribuiscono alla mappa non solo un valore geografico ma anche artistico e politico. Un planisfero grandemente innovativo per l’epoca: l’orientamento non è più a est, secondo la tradizionale cartografia cristiana, ma a sud, come usava la cartografia araba, e infine Gerusalemme non è più al centro della proiezione.
Sembra incredibile vedere un planisfero così ricco di particolari disegnato molti secoli prima dell’avvento dei satelliti e delle altre tecnologie che oggi possediamo.
La presentazione è organizzata dall’Associazione Ricostruttori nella preghiera e sarà introdotta da don Andrea Varliero, parroco di San Bartolomeo Apostolo di Rovigo che ospita l’evento