Il ministro Picchetto Fratin ha incontrato i vertici di Coldiretti a Verona

Salvan, Coldiretti Rovigo: «Confronto schietto e costruttivo su temi fondamentali per le nostre aziende»

L'incontro tra Coldiretti e il ministro Picchetto Fratin

VERONA – Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha fatto oggi visita oggi agli uffici di Coldiretti Verona per incontrare i vertici regionali e provinciali dell’organizzazione agricola. Approfittando della sua presenza in territorio veronese per una inaugurazione, la dirigenza di Coldiretti ha organizzato un incontro nella sede di viale del Lavoro della città scaligera per affrontare con il ministro gli argomenti più pregnanti e attuali in ambito agricolo.

«Si è trattato di un importante momento di condivisioneha dichiarato Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Veneto e Rovigosu temi cari alla nostra organizzazione per la valorizzazione del lavoro dei nostri imprenditori. Con il ministro Gilberto Pichetto Fratin, che ringraziamo, abbiamo avuto un incontro schietto e costruttivo, dimostrando ancora una volta la capacità di Coldiretti di sapersi confrontare quotidianamente con le istituzioni nell’interesse dei nostri associati e delle loro aziende».

Tanti i temi affrontati, a partire dalla fauna selvatica; in tutta la regione si ravvisa l’esigenza di trovare soluzioni alternative per contenere le specie invasive: sul lupo in primis c’è un percorso sia in ambito comunitario che nazionale da proseguire per dare regole e strumenti utili alla gestione della specie, che non sacrifichi il lavoro di agricoltori e allevatori e non esponga la popolazione a pericoli data la sempre maggiore confidenza di questi animali; ancora più incisiva invece deve essere la gestione della nutria, puntando all’eradicazione, per i molteplici danni che questa specie crea a raccolti e strutture idrauliche. È stato inoltre toccato il tema delle energie rinnovabili e in particolar modo sul fotovoltaico, ribadendo la necessità di salvaguardare i terreni coltivabili dal dilagare di impianti a terra e frenando le speculazioni in materia. Salvan ha ribadito che la posizione di Coldiretti non è di negazione della transizione energetica, ma che l’agricoltore deve e può essere protagonista della stessa, come lo si è dimostrato moltiplicando gli impianti sui tetti e investendo nel bio-metano sempre che sia propizio a economie virtuose sul territorio.

Il ministro ha ribadito l’importanza del dialogo e dell’assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni nell’attuare questi percorsi, che si creano anche grazie al confronto con organizzazioni come Coldiretti.