ROVIGO – Il nuovo parco in Tassina ora si chiama David Sassoli. La cerimonia di intitolazione, a distanza di un anno dalla scomparsa del presidente del Parlamento Europeo, si è tenuta venerdì 13 gennaio alla presenza del sindaco Edoardo Gaffeo, delle autorità cittadine, del presidente del Forum dei cittadini Federico Saccardin, che ha promosso l’iniziativa, sostenuta dal Comune di Rovigo e dell’europarlamentare Achille Variati che ha letto la lettera della presidente del Parlamento Europeo e tenuto un momento di commemorazione.
La cerimonia ha preso il via con lo svelamento della targa, da parte del sindaco e del presidente del Forum dei cittadini, per procedere poi all’interno della palestra Barbujani.
In apertura, Saccardin, dopo averne ricordato le motivazioni, ha ringraziato chi ha sostenuto e partecipato alla realizzazione dell’iniziativa e in seguito ha letto la lettera ricevuta dalla moglie di Sassoli, con sentimenti di riconoscenza per la bella iniziativa in ricordo dell’impegno civile e politico del marito.
Un momento importante per la città, ha detto il sindaco Gaffeo. «Ci sono molti motivi per essere grati a David Sassoli e molti motivi per decidere di intitolare un parco ad una figura così luminosa nell’ambito della storia delle istituzioni italiane ed europee. È fondamentale il messaggio che David Sassoli ha voluto dare e che ha cristallizzato già nel suo discorso di insediamento. L’idea di Europa che lui stesso vedeva come innovativa, anche in termini di costruzione del tessuto istituzionale. Un’istituzione che sia in grado di proteggere i propri cittadini e un’istituzione che sia in grado di essere un faro per l’intera comunità internazionale. Un compito che credo, anche nel nostro piccolo, ci riguardi. Ossia, essere in grado di portare innovazione all’interno della nostra comunità, di proteggerla e di essere un faro per chi può guardare a noi per la costruzione, nell’ambito di un progetto condiviso, di forme nuove di soluzioni dei problemi che ci coinvolgono.
Sassoli è stato definito un uomo mite, ma solo attraverso la mitezza, una di quelle che il filosofo e politologo Bobbio in un suo testo del 1988 chiama le virtù sociali, è possibile rendere le istituzioni, come desiderava David Sassoli, vicine ai cittadini. E quindi su questo credo sia importante riconoscerci e ringraziare ancora una volta per questa iniziativa, di cui come sindaco sono particolarmente orgoglioso».
Ha portato il suo saluto anche il prefetto Clemente Di Nuzzo, per passare poi ad un momento di ricordo da parte di Variati.
La cerimonia è stata intervallata dall’esecuzione di brani musicali, da parte di 4 sassofonisti del conservatorio Venezze e da letture del libro di Sassoli, a cura di Enrico Buoso.