ROVIGO – Dopo la trebbiatura dei campi di prova e la caratterizzazione analitico-qualitativa di diverse varietà di canapa, il 16 dicembre è stato fatto il punto del progetto “Canapa in filiera” tramite un webinar. L’incontro digitale dal titolo “La canapa industriale: sperimentazione agronomica e trasformazione zootecnica – prime evidenze” si è tenuto su Google Meet e ha visto gli interventi di diversi relatori che si sono susseguiti analizzando lo stato dell’arte del progetto triennale inserito nella misura 16.1 e 16.2 del Psr 2014-2020.
In apertura dell’incontro virtuale hanno portato i saluti Gianni Rossi, in rappresentanza di Coldiretti Rovigo (capofila del progetto), Pierpaolo Caldart per Coldiretti Treviso e Giorgio Trentin, direttore dell’unità operativa Qualità, conoscenze e innovazioni agroalimentari della Regione del Veneto. Successivamente hanno preso la parola, per un approfondimento tecnico e rapporto sullo stato di avanzamento relativo al primo anno di programmazione del lavoro svolto: Dina Merlo, consulente del progetto, relativamente agli aspetti di coltivazione agronomica della coltura; Massimo Montanari per Crea Rovigo (partner del progetto) soprattutto in merito alla valutazione delle varietà presenti nei campi prova. Ha proseguito Lucia Bailoni, docente di nutrizione al dipartimento di Biomedicina comparata e alimentazione dell’Università di Padova (partner del progetto), commentando i dati scaturiti dalle analisi qualitative e produttive eseguite dall’ateneo patavino, per quanto riguarda la sperimentazione nell’alimentazione dei vitelli a carne bianca di alcuni derivati alimentari della canapa. Infine sono intervenuti altri partner del progetto: Alberto Bertin di Coldiretti Veneto che ha riepilogato le specifiche normative in materia, e aspetti legali della coltivazione, e in chiusura dell’evento ed Elio Tronchin di Impresa Verde Treviso e Belluno.
Il progetto triennale continuerà nella sperimentazione e verifica delle informazioni finora acquisite, sia rispetto alle possibilità di uso delle varietà in coltivazioni di pieno campo, sia nella applicazione dei prodotti derivati nelle filiere di trasformazione e in particolare nell’alimentazione zootecnica. È emersa la necessità di approfondire la materia con corsi di formazione specifici, da realizzare con altre misure del Psr e inoltre la volontà della Regione di supportare e sostenere questa coltura nelle sue filiere alimentari e agro industriali.
La ripresa della coltivazione della canapa, nelle attuali condizioni di richiesta del mercato, è maggiormente rivolta a trasformazioni di tipo innovativo, come integratori alimentari, prodotti da impiegare nella alimentazione zootecnica, cosmetici, bioedilizia e bioplastiche. A tal fine il progetto si propone in tal senso di fornire una valutazione delle varietà a diversa destinazione nella trasformazione e l’individuazione delle caratteristiche chimico fisiche delle diverse parti della pianta e, quindi, dei suoi prodotti derivati.