ROVIGO – Penultimo giorno di programmazione sabato 17 giugno per il Festival Opera Prima, l’evento dedicato alla sperimentazione dell’arte scenica che in questa giornata porterà a Rovigo molti giovani artisti internazionali.
Si inizierà sempre ai Giardini Due Torri alle 11.00, con il prefestival, un momento in cui si rifletterà con critici, studiosi ed artisti attorno agli spettacoli andati in scena venerdì e, a seguire, gli artisti in scena nel corso della giornata presenteranno al pubblico il loro lavoro.
A seguire, alle ore 15.00 in Gran Guardia, proseguirà l’installazione del gruppo MOMEC, Terzo Tempo, permettendo ad un gruppo limitato di spettatori di fruire di un’esperienza totalmente intima ed immersiva. L’installazione è infatti dedicata ad uno spettatore a replica; la prenotazione è dunque obbligatoria.
Alle ore 18.45, la programmazione del Festival prosegue in Piazza Vittorio Emanuele II con Dunajna, opera prima del coreografo ungherese Roland Jéczy. Ispirati dal folclore ungherese e da riferimenti tribali, quattro performer (lo stesso Géczy accompagnato da Miriam Budzáková, Debora Posada Sanchez, Marlett Araújo) guideranno gli spettatori in un viaggio attraverso le profonde e indelebili tracce culturali e tribali che portiamo addosso. Testimoniando il loro potere collettivo e la loro vulnerabilità individuale, Dunajna mira a creare un potente campo energetico, uno spazio in cui gli spettatori possano divertirsi, contemplare, ma anche desiderare di alzarsi e ballare.
Alle 19.15 ci si sposterà invece ai Giardini Due Torri, dove debutterà il lavoro di Cartocci Sonori, Rap (Requiem al poeta). La performance è costruita come un album in cui, attraverso musica rap, spokenword e spokenmusic, il duo da vita ad uno spettacolo capace di affrontare le tematiche più cogenti del nostro presente.
A seguire, alle 21.00 in Teatro Studio, il Festival ospiterà un altro gruppo internazionale: la coreografa Annabelle Dvir presenterà infatti F I C T I O N S. La performance mette in scena tre corpi femminili (oltre alla Dvir, Layil Goren e Dana Naim-Hafouta) in un paradosso, in un viaggio di conoscenza e esperienza di ciò che è impresso nella nostra carne, rivolte verso un nuovo immaginario femminile.
L’ultimo spettacolo della giornata sarà al Chiostro degli Olivetani alle ore 22.00, con il ritorno al Festival dopo quasi trent’anni dei Motus che presenteranno Of the nightingale I envy the fate. In scena Stefania Tansini, vincitrice del Premio Ubu 2022 come miglior attrice/performer Under35, che ci condurrà in un rito sciamanico dove si fondono la stereotipica fragilità femminile e il suo spirito di vendetta infuocato, le funeste visioni del futuro, come la prodezza animale, l’eleganza del gesto e dello sbattere di ciglia.
A concludere la serata sarà il Dopofestival in Piazzetta Annonaria: sabato 17 giugno alle 23.00 si esibirà R.Y.F, musicista segnalata dai Motus, che porterà a Rovigo la sua musica electro-punk capace di dare voce ad ogni diversità, alla comunità queer, alle persone non binarie e a tutte le creature favolose.
La partecipazione a tutti gli spettacoli della giornata ha un costo di 15 euro; si ricorda che è possibile acquistare i biglietti presso la Pescheria Nuova di Corso del Popolo dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00, oppure online su www.liveticket.it/festivaloperaprima. Per informazioni e prenotazioni contattare l’ufficio del Festival al numero 3273952110.