Adria (RO) – È entrato in vigore il 22 gennaio 2021 il Trattato sulla Proibizione delle armi Nucleari (Tpnw). Un evento corrispondente al 90 esimo giorno dalla firma della ratifica del 50esimo stato aderente all’iniziativa, avvenuta il 24 ottobre 2020 e preceduta dall’adozione della conferenza delle nazioni unite del 7 luglio 2017.
In questo contesto, anche l’amministrazione Comunale di Adria, come altri comuni Polesani e del resto d’Italia, prosegue la campagna per il disarmo “Italia ripensaci”, promossa da Rete Italiana Pace e Disarmo, affinché anche l’Italia recepisca le prescrizioni del trattato.
«Ad oggi, nella nostra penisola sono presenti ordigni nucleari in alcune basi Nato, una scelta dell’Italia che non è giustificabile, dopo gli effetti del bombardamento su Hiroschima e Nagasaki», rende noto il Sindaco Barbierato. A livello Europeo, solo 6 dei 50 stati hanno aderito al trattato: Austria, Irlanda, Malta, San Marino, Liechtenstein e Stato del Vaticano.
«L’Italia non ha firmato il trattato e quindi neanche ratificato – chiarisce il Sindaco Omar Barbierato – Per questo aderiamo come amministrazione adriese alla campagna contro le armi nucleari. Un passaggio fondamentale per il futuro dell’umanità. È tempo di dichiarare l’illegalità e dismettere qualsiasi ordigno nucleare che sia presente nel nostro territorio».
Un obiettivo per cui l’associazione “Mayors for Peace”, formata da molti sindaci, sostiene la messa al bando della bomba atomica e vuole allargare la rete delle città che aderiscono alla sottoscrizione di un documento simbolico. «Il primo trattato internazionale legalmente vincolante per la completa proibizione delle armi nucleari per renderle di fatto illegali, in un percorso verso la loro completa eliminazione – conclude Barbierato – Per questo è fondamentale, che il possibile uso e la detenzione delle armi nucleari, non solo sia condannato a livello morale, ma diventi illegale».