Santa Maria Maddalena (RO) – Quanto può essere pericoloso il mondo dei social se usato per fare del male a qualcuno? Il debutto della sezione per le scuole de “Il Teatro Siete Voi 2024 – Scegli la tua stella” è avvenuto proprio sul tema del bullismo e cyberbullismo. Il 26 settembre nell’auditorium della scuola di via Martin Luther King di Occhiobello un centinaio di ragazzi, cinque classi prime delle scuole medie di Santa Maria Maddalena e di Occhiobello, hanno assistito all’opera teatrale “To-Be cyberbullismo” di Febo Teatro con annesso l’apprezzato momento finale di forum e dibattito.
Il Teatro Siete Voi 2024 è il progetto di diffusione del teatro per ragazzi operato da ViviRovigo Aps con Arteven, Regione Veneto, Mic, Provincia di Rovigo, Fondazione Cariparo e Fondazione Rovigo Cultura e i 24 comuni della provincia aderenti.
Marica Di Stasio, assessore all’Istruzione del Comune di Occhiobello, ha sottolineato l’importanza di momenti come questo per la crescita dei giovani: «La vostra è un’età bellissima, in cui si vivono bellissime emozioni, ma si inizia anche a riflettere. Vi invito a cogliere l’occasione di oggi pensando ad un problema delicato che è quello del cyberbullismo, che tocca tutti voi». Le parole dell’assessore hanno voluto evidenziare il ruolo delle istituzioni nel supportare progetti educativi come Il Teatro Siete Voi, che mirano a fornire ai ragazzi gli strumenti necessari per affrontare le sfide della loro età.
Lissandrin, direttrice artistica e organizzatrice della rassegna, ha rivolto alcune parole agli studenti: «In questa quinta edizione del nostro progetto di divulgazione del teatro abbiamo deciso di portare degli spettacoli che possano lasciare un messaggio forte e indurre una riflessione individuale e collettiva su tematiche che vi coinvolgono. Il bullismo e il cyberbullismo ci sembravano uno di questi. Tutti gli spettacoli che proponiamo sono speciali, perché realizzati da compagnie professioniste che creano appositamente spettacoli per il pubblico dei ragazzi».
Al centro della vicenda vi è Alessandro, interpretato dall’attore Moreno Corà, un giovane ragazzo che si trova a dover affrontare le prepotenze e le angherie dei suoi coetanei. Il bullismo di cui Alessandro è vittima non si limita alla dimensione fisica della scuola, ma si estende anche al mondo virtuale, amplificato e reso ancor più insidioso dall’uso dei social network e dei telefoni cellulari. Le violenze psicologiche che Alessandro subisce diventano un peso insopportabile, portandolo a rifugiarsi nel bagno della scuola, unico luogo in cui sembra trovare momentaneo sollievo dalla brutalità del mondo esterno.
È qui che entra in scena un altro importante personaggio, Ornella, la bidella veneta interpretata da Katiuscia Bonato, che si rivela essere una figura essenziale nella storia. Nonostante il suo carattere petulante, Ornella rappresenta la voce della saggezza e del conforto, una presenza adulta che, con la sua semplicità e concretezza, cerca di offrire ad Alessandro un punto di vista diverso rispetto alla situazione che sta vivendo. Tuttavia, come accade spesso nella realtà, confidarsi con gli adulti non è facile. Alessandro, come molti ragazzi della sua età, preferisce riversare le proprie ansie e incertezze in un’applicazione online gratuita, To-Be, dove incontra sconosciuti che, in modo ambiguo e talvolta pericoloso, gli danno consigli su come affrontare la sua vita.
Claudia Bellemo, che dà voce e corpo ai vari “sconosciuti” dell’app To-Be, interpreta perfettamente l’ambiguità di questa dimensione virtuale, che da un lato sembra offrire una via di fuga dalla realtà dolorosa, ma dall’altro si rivela essere un’arma a doppio taglio. Alessandro viene infatti travolto da consigli non sempre positivi, che alimentano la sua confusione e la sua percezione distorta di sé stesso. È proprio attraverso questo contrasto tra mondo reale e virtuale che lo spettacolo riesce a far breccia facendo emergere il messaggio principale: la rete può fare male, le parole digitali, apparentemente innocue, possono ferire quanto e più di quelle pronunciate faccia a faccia.
Con il procedere dello spettacolo, Alessandro inizia a comprendere che non può essere un’applicazione, né tantomeno degli sconosciuti virtuali, a definirlo come persona. Il personaggio della bidella Ornella assume qui un ruolo sempre più centrale, guidando il giovane protagonista verso una maggiore consapevolezza di sé. Con la sua ironia e la sua esperienza, Ornella riesce a far capire ad Alessandro che il valore di una persona non può e non deve dipendere dall’opinione altrui, tanto meno da quella espressa in rete, un ambiente spesso privo di filtri e di empatia.
Alla fine della rappresentazione, gli studenti hanno avuto la possibilità di confrontarsi direttamente con gli attori, ponendo loro domande, segno che il messaggio dello spettacolo è stato recepito in maniera profonda.
La presentazione di tutta la rassegna Il Teatro Siete Voi 2024, aperta al pubblico, si terrà il 7 ottobre alle 11 nella sala consiliare della Provincia di Rovigo.
Il Teatro Siete Voi è la rassegna di Circo e teatro per tutti diretta da Irene Lissandrin con ViviRovigo Aps ed Arteven, sostenuta dal Mic, Regione del Veneto, Provincia di Rovigo, Fondazione Cariparo, Fondazione Rovigo Cultura, Fondazione Banca del Monte.
Aderisce al progetto il Comune di Occhiobello e altri Comuni della Provincia di Rovigo.
Grazie anche a Borsari, Polaris, Baccaglini Auto e Il Circolo.