ROVIGO – «Nel 2018 gli attacchi ai sistemi informatici sono aumentati moltissimo. È chiaro che è una minaccia reale e che richiede conoscenza e divulgazione delle modalità di comportamento per contrastarne il rischio». È quanto ha sottolineato il prefetto Maddalena De Luca durante i saluti istituzionali all’incontro sul tema: “Cyber security” organizzato dallo sportello Punto Confindustria.
All’iniziativa svoltosi nella sede di Confindustria Venezia-Rovigo, martedì 5 novembre, hanno portato i saluti il vice presidente della Camera di Commercio Delta Lagunare di Venezia e Rovigo, Gian Michele Gambato, e il questore di Rovigo Raffaele Cavallo.
«Non c’è un processo aziendale che non passi attraverso un dato digitale è pertanto fondamentale salvaguardare dai danni che potrebbe causare un attacco informatico, anche la reputazione aziendale. Come fare?». Ha introdotto con queste parole, l’argomento sulla sicurezza informatica nelle aziende, Michele Colajanni direttore della Cyber Academy dell’Università di Modena-Reggio Emilia.
La tutela preventiva, vale il detto: meglio prevenire che curare, per cui qual è la tecnologia che permette la tutela dalla vulnerabilità informatica aziendale? A questa domanda il docente Colajanni ha risposto: «Non esiste una tutela generale bensì una tutela adattata al caso, bisogna cucirla come un vestito sartoriale» e questo ovviamente ha un costo.
L’Industria 4.0 è una realtà: tutti i processi sono informatizzati. Purtroppo le aziende piccole e medie non si avvicinano alla prevenzione per la spesa e, soltanto dopo aver subito un attacco si rivolgono agli addetti ai lavori. Si parte dai danni aziendali che si possono suddividere in: furti, truffe, estorsioni; fermo operatività; furto informazioni aziendali; danno reputazionale; mancata compliance normativa.
I danni si stanno moltiplicando e si stanno “avvicinando” soprattutto in termini di: truffe, blocco dell’operatività e ricatto. Le normative sono vincolanti e con sanzioni significative. A spiegare il ruolo della Polizia Postale è intervenuta la dirigente responsabile ICT di Polizia Postale Annalisa Lillini.
Un incontro utile che ha approfondito elementi giuridici, umani, tecnici e organizzativi che possono costituire i punti deboli, ovvero fattori di rischio ad un sistema.