ROVIGO – Greison, Valerio, Giuliacci e Mercadini, ma anche Bussola e Berrino: sono solo alcuni dei protagonisti della XVIII edizione di “Polesine – Incontri con l’autore”, rassegna in programma dal 17 febbraio che coinvolge venti Comuni del territorio e presentata venerdì 2 febbraio a Palazzo Celio.
Diciotto gli autori di interesse nazionale che si alterneranno fino a maggio, per un totale di ventidue incontri, tutti a ingresso libero: un programma ricco e vario in termini di tematiche affrontate, pensato e voluto per portare, anche nei Comuni più piccoli, una rassegna di qualità capace di coinvolgere attivamente i cittadini.
«La rassegna – ha dichiarato il presidente della Provincia Enrico Ferrarese – si conferma una delle più longeve ed apprezzate dal pubblico e vede la stretta collaborazione tra Provincia di Rovigo, Sistema bibliotecario provinciale, Comuni e Fondazione Aida. Si tratta di un’eccellenza culturale che con un ricco calendario di eventi esplora a fondo la nostra società nei suoi molteplici e variegati aspetti. Momenti di ascolto, riflessione e analisi si fondono armoniosamente in questa nuova proposta promuovendo la lettura, il confronto e la reciproca condivisone quali elementi chiave per lo sviluppo di idee, senso critico e arricchimento personale».
A inaugurare il ciclo di incontri, sabato 17 febbraio a Lendinara, l’appuntamento con Vito Mancuso. Al teatro Ballarin, il noto filosofo e teologo presenterà Non ti manchi mai la gioia. L’autore propone una filosofia della liberazione per riconoscere e smantellare le trappole che attanagliano le nostre vite e aprirci a un’esistenza più autentica, fino a sperimentare la gioia profonda di vivere. Modera Elena Fioravanti.
Da Lendinara ci si sposterà a San Bellino, nella biblioteca comunale, con Vera Gheno che il 23 febbraio presenterà L’antidoto. Sociolinguista ed esperta in comunicazione digitale, l’autrice proporrà un manuale di istruzioni e grammatica social prêt-à-porter. Modera Manuela Tavian.
Tra i nomi di spicco della rassegna c’è sicuramente Chiara Valerio, matematica, scrittrice, curatrice per Marsilio della narrativa made in Italy, che il 27 febbraio presso il Forum San Martino di San Martino di Venezze presenterà il libro Chi dice e chi tace. Modera Gabriele Casarin.
Si parlerà invece di alimentazione e in particolare di dieta sana con Fermare il tempo, il 2 marzo a Crespino: appuntamento in sala polivalente con Franco Berrino, che traccerà le istruzioni per un’alimentazione consapevole ed evitare di ammalarsi. Modera Luca Crepaldi.
Segue il 5 marzo ad Ariano nel Polesine, in sala della cultura, l’incontro con Emanuele Trevi autore del libro La casa del mago. Muovendosi nel suo mutevole territorio – fra autobiografia, riflessione sul senso dei rapporti e dell’esistenza, storia culturale del Novecento – Trevi ci offrirà il suo romanzo più personale, più commovente, più ironico. Modera Irene Lissandrin.
Alessia Piperno e i suoi quarantacinque giorni di carcere a Teheran saranno invece al centro dell’incontro in programma alla sala della comunità don Ravara di Canda il prossimo 6 marzo: una testimonianza che la travel blogger ha raccolto nel libro Azadi! Modera Carola Perretta.
Il 9 marzo doppio incontro con il cambiamento climatico e con uno dei maggiori esperti materia: Andrea Giuliacci presenterà Nella peggiore delle ipotesi. L’autore sarà a Corbola, alle 17.30 in biblioteca comunale con moderatrice Anna Nani, e, alle 21, al teatro parrocchiale di Pontecchio Polesine, con moderatore Alessandro Caberlon.
Seguirà una due giorni con Toni Capuozzo, che il 10 marzo farà tappa a Fiesso Umbertiano in sala civica Falcone Borsellino alle 17.30 – modera Alessandro Caberlon – e il giorno seguente, alle ore 21, sarà ospite a Rosolina, presso l’auditorium Sant’Antonio, modera Alessandra Capato. L’ex inviato di guerra per il gruppo Mediaset presenterà Nessuno più canta per strada, dove esplora il cambiamento del tessuto sociale e culturale dell’Italia attraverso le lenti della propria esperienza e osservazione.
Milva. L’ultima diva, racchiude invece ricordi ma anche fragilità e contraddizioni di una donna insicura con il pubblico ma coraggiosa sul palco: Martina Corgnati, figlia d’arte dell’intramontabile Milva, si racconterà il 14 marzo ad Adria presso l’auditorium Mecenati. Modera Maurizio Romanato.
Definita la rock star della scienza, Gabriella Greison, fisica, scrittrice e attrice, dedica a Leona Woods, la donna più giovane a partecipare direttamente alla creazione di un’arma nucleare, il libro La donna della bomba atomica. L’incontro è in programma il 15 marzo a Villanova del Ghebbo, presso la scuola secondaria di secondo grado, con i professori Angela Maniezzi ed Enrica Battistello.
Si tornerà poi a parlare di scienza anche il 22 marzo a Lendinara, al teatro comunale Ballarin, in compagnia di Piergiorgio Odifreddi che presenterà Grandi lampi di genio, libro in cui il matematico, logico e saggista racconta le storie di vari scienziati e delle loro scoperte, ripercorrendo le tappe fondamentali dell’evoluzione della scienza da Pitagora a Einstein, e dall’antichità all’era digitale. Modera Nicola Gasparetto.
Di seguito, due appuntamenti con uno degli autori più social del momento: Roberto Mercadini e La donna che rise di Dio e altre storie della Bibbia. L’autore sarà il 25 marzo a Bagnolo di Po, in sala polifunzionale don Puglisi, e il 9 aprile a Castelmassa, presso la sala consiliare. Il primo incontro sarà moderato da Lorenzo Zoli, mentre sarà a cura di Marcello Bardini la conduzione del secondo appuntamento.
In pochi hanno saputo raccontare la fragilità maschile senza stereotipi, senza pregiudizi, senza vergogna: Matteo Bussola sa farlo con schiettezza e umanità, e dopo il successo de Il rosmarino non capisce l’inverno, è tornato in libreria con Un buon posto in cui fermarsi. Per lui doppio appuntamento: il 6 aprile alle 17.30 a Porto Tolle, presso il giardino della biblioteca comunale (modera Marcello Bardini) e alle 21 si trasferirà al teatro comunale di Costa di Rovigo (modera Micol Andreasi).
“Una delle mie pagine femministe preferite è @Mammadimerda”: così scriveva Michela Murgia dalla pagina di Francesca Fiore e Sarah Malnerich, autrici di Angele del focolare. Il 17 aprile a Porto Viro, nella biblioteca comunale, con Federica Pescarin moderatrice, le due blogger si chiederanno “dove avete detto che si trova la felicità?”, smontando con questo gli stereotipi e le false aspettative del metter su famiglia.
Ogni azione violenta, anche quella che sembra più improvvisa, è sempre la conseguenza di ciò che è andato costruendosi nel tempo: ce lo insegna Stefano Nazzi, giornalista, che si è sempre occupato di cronaca seguendo i casi più conosciuti e di maggiore risonanza, ma anche vicende meno note. Dieci di queste storie sono riassunte in Il volto del male. L’incontro con l’autore è in calendario il 20 aprile a Fratta Polesine alle 21, nel Salone d’Onore di Villa Molin Avezzù. Modera Carlo Cavriani.
Doppio incontro infine con Jolanda Renga, figlia d’arte di Ambra Angiolini e Francesco Renga, il 3 maggio sarà a Rosolina, all’auditorium Sant’Antonio alle 17.30, e a Melara, presso il centro culturale alle ore 21. La giovane scrittrice presenterà il libro Qualcosa nel modo in cui sbadiglia, dove affronta il delicato tema dell’educazione sentimentale. Moderano rispettivamente gli incontri Stefania Valandro e Marcello Bardini.
Tra gli appuntamenti della rassegna si segnala anche l’incontro a Badia Polesine con Francesco Costa, giornalista, blogger e saggista, oltre che vicedirettore del giornale online Il Post. Titolo e dettagli dell’incontro sono in via di definizione.
«Il sostegno e la promozione della cultura sono sempre stati una priorità di Fondazione Cariparo – ha commentato Leda Bonaguro, consigliera di amministrazione di Fondazione Cariparo – gli approfondimenti culturali rappresentati da questa rassegna sono occasione di conoscenza, contribuiscono all’accrescimento delle persone e della comunità, anche quelle minori, che partecipano e si lasciano coinvolgere. Questi eventi concorrono ad aumentare tangibilmente la qualità dell’offerta culturale del territorio in cui viviamo».
«Il punto di forza della rassegna – ha concluso, infine, il direttore di Fondazione Aida Meri Malaguti – consiste non solo nell’essere presenti in buona parte del territorio ma anche di presentarsi come un’offerta diversificata capace di rispondente alle molteplici esigenze della società in cui operiamo».