ROVIGO – Oltre quattrocento studenti delle scuole medie inferiori hanno partecipato al JobRovigo, la giornata di orientamento organizzata dalla rete di scuole che fa capo all’IIS Viola Marchesini di Rovigo. A scandire la giornata di venerdì scorso: laboratori esperienziali, conferenze e soprattutto la possibilità di incontrare direttamente le scuole superiori e i docenti, presenti con il loro banchetto nel padiglione A del Censer. Numerosa la partecipazione anche da parte dei genitori e degli studenti delle classi terminali delle superiori, cui è stata dedicata la tavola rotonda della mattina dal titolo “Oltre la scuola”.
È infatti guardando con consapevolezza oltre il percorso formativo che è possibile scegliere, dapprima la scuola media di secondo grado e poi l’università. Lo ha detto ad apertura dei lavori la dirigente del Viola Marchesini, Isabella Sgarbi, che ha fatto gli onori di casa e introdotto gli ospiti: Roberto Nale, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, Gian Michele Gambato vicepresidente di Confindustria Venezia-Rovigo, Erika Alberghini, assessore del Comune di Rovigo alle Politiche Giovanili, Roberto Tovo docente della facoltà di Ingegneria all’Università di Ferrara, Giorgio Soffiato imprenditore e titolare di Marketing Arena spa, Mauro Tescarolo del settore moda calzaturiero, Cristina Toniolo dell’Its e Enrico Donolato dell’Università di Padova.
«La questione – ha esordito Gambato di Unindustria, di fronte ad una platea numerosa di ragazzi, ma anche di genitori – è che oltre la scuola c’è la società ed è una realtà decisamente complessa e in continua evoluzione, in cui il ‘noi’, la relazione, contano sempre di più. È per questo che occasioni di incontro come quella odierna – ha aggiunto – sono fondamentali: permettono al mondo della scuola, a quello del lavoro e dell’università di incontrarsi, conoscersi sempre meglio, viaggiare e svilupparsi insieme».
Anche il dottor Natale e la dottoressa Alberghini hanno convenuto sull’opportunità di fare incontrare sempre di più il mondo del lavoro e quello della scuola e della formazione: «Incontri – hanno affermato – che sono bussole irrinunciabili per ogni giovane in procinto di scelta».
Ha parlato invece di overeducation e di mismatching il professor Tovo; due questioni che sembrano affliggere il sistema formativo italiano. «Nel primo caso – ha detto Tovo – si tratta di un finto problema. Dobbiamo imparare a distinguere tra percorsi formativi e professionali. L’Università è sempre un percorso formativo di ampio ed alto livello, ma generale. Trasformarlo in competenza professionale significa arricchire quel percorso di esperienze che si possono fare in mille modi, lavorando, facendo volontariato, coltivando una passione… Un livello di formazione alta non è mai un ostacolo alla realizzazione professionale, casomai un arricchimento. Il mismatching – ha proseguito Tovo – è invece un problema. Consiste nella discrasia tra il tipo di professionalità che oggi chiede il mercato e ciò che è effettivamente disponibile. Quando si fa una scelta è sempre bene leggere i dati e valutare quali sono i settori occupazionali in maggior sviluppo. Oggi sono quelli legati al digitale, alla meccanica, al turismo, alla logistica… Partiamo da qui e da ciò che è in nostra attitudine per cominciare a costruire il nostro percorso, con dedizione e studio».
«Studiate, studiate, studiate, ma soprattutto dedicatevi senza stancarvi a ciò che avete scelto di fare. Il talento conta poco o nulla se non c’è un buon metodo di lavoro e tanta dedizione». Lo ha dichiarato Giorgio Soffiato giovane imprenditore rodigino, titolare di Marketing Arena spa. «Oggi non avete più scuse – ha aggiunto – nemmeno abitare a Rovigo vale come scusa. Perché Rovigo è una città strategica sia dal punto di vista logistico, sia per la sua qualità della vita. Ciò che riuscite o non riuscite a fare dipende solo da voi. Imparate l’inglese, capite in quale direzione volete andare, consapevoli che la felicità non sempre è connessa con l’ambizione professionale. Intraprendete allora con coraggio la vostra strada attrezzati di pazienza e dedizione totale. Siate curiosi, non stancatevi mai di stringere relazioni e siate pronti a cambiare».
Di soft skills, ovvero di competenze trasversali come la capacità relazionale, la motivazione, la passione per quello che si fa, la creatività, il problem solving, l’originalità, ha parlato anche Mauro Tescaro del settore calzaturiero, prima di lasciare spazio ai rappresentanti dell’Università di Padova e dell’Istituto tecnico superiore ed alle opportunità che essi offrono.
Per tutta la mattinata gli studenti delle scuole medie inferiori hanno affollato i laboratori esperienziali e preso d’assalto i banchetti delle superiori. Nel pomeriggio, tutto dedicato ai genitori era rivolto l’incontro con il dottor Massimo Barbin, direttore di Unindustria Rovigo e Venezia, Franco Cestonaro coordinatore provinciale delle categorie di mestiere, la dottoressa Alessia Tono referente dell’area per l’Inclusione di Rovigo e la professoressa Isabella Sgarbi, dirigente scolastico.
Solo a sera nei padiglioni del Censer si sono spente le luci sulla seconda edizione del JobRovigo.