Adria (RO) – È prevista alle ore 10 di giovedì 17 novembre 2022, la cerimonia di intitolazione della biblioteca Comunale di piazza Bocchi, a Luigi Groto. Ad annunciarlo il Sindaco di Adria Omar Barbierato.
L’amministrazione Comunale di Adria, di concerto con i responsabili della Biblioteca, in cui sono conservate numerose edizioni delle sue opere, ha ritenuto che sia di grande significato intitolare a Luigi Groto la biblioteca comunale, per valorizzare e far conoscere ulteriormente il grande scrittore, poeta, drammaturgo, oratore, legando il suo nome a una delle principali istituzioni culturali della città. Del resto, lo stabile in cui ha sede attualmente la biblioteca, noto come Palazzo Buzzolla, perché un tempo ospitava il Conservatorio, per vent’anni dal 1980 al 2000 circa è stato denominato “Centro culturale L. Groto”. La delibera comunale di intitolazione ha già ottenuto l’approvazione della Prefettura di Rovigo con decreto del 27 ottobre scorso.
Per l’occasione, dopo lo scoprimento della targa dell’intitolazione e i saluti delle autorità, terrà una relazione la prof.ssa Sara Frigato e ci sarà il collegamento sia con la prof.ssa Spaggiari a Ginevra sia con la prof.ssa Sandra Clerc e i suoi collaboratori Marta Fumi e Edoardo Simonato che stanno realizzando un progetto di grande valore e cioè l’edizione critica di tutte le opere teatrali del Groto. Sarà l’occasione quindi anche per fare il punto della situazione sugli studi di questo grande adriese. In scaletta dell’evento sarà previsto anche l’assessore Andrea Micheletti che illustrerà le novità introdotte dal Progetto Biblioteca 4.0, finanziato dalla Fondazione Cariparo.
Ecco chi era Luigi Groto. Il Cieco di Adria, come lui stesso si definiva, è senza dubbio il più importante letterato che Adria abbia avuto, per aver scritto molteplici opere: poesie, commedie, tragedie, orazioni. A lui venne intitolata nel 1921, per un anno soltanto, il Regio Corso Magistrale. In città c’è comunque un busto nella piazza a lui dedicata e nella vecchia cattedrale di San Giovanni c’è l’epigrafe apposta sulla sua tomba. Inoltre, nell’ufficio del sindaco si può ammirare il famoso ritratto attribuito alla scuola del Tintoretto e un suo busto è conservato nei locali dell’ex-biblioteca a Palazzo Cordella.
Diversi gli eventi organizzati negli ultimi decenni, che hanno favorito una fioritura di studi, di riedizioni di opere, di convegni, di conferenze sul letterato. A cominciare dal convegno del 1984, promosso dal Conservatorio musicale “A. Buzzolla” e dalla Biblioteca Comunale di Adria, i cui atti, raccolti in due volumi nel 1987, curati da Antonio Lodo e editi dall’Associazione Minelliana, contengono gli interventi dei diciotto relatori, sulla vita e sulla produzione letteraria del Groto, e alcune opere teatrali in copia fotostatica: il Thesoro, il Pentimento amoroso e la Dalida.
Importante anche la pubblicazione de “Le famigliari del Cieco d’Adria”, analizzate e commentate da Marco De Poli, Luisa Servadei e Antonella Turri, per le edizioni Antilia nel 2007.
Fondamentale poi è stata, per iniziativa del prof. Livio Crepaldi, la pubblicazione della raccolta de “Le Rime di Luigi Groto, Cieco d’Adria”, con edizione critica curata della prof.ssa Barbara Spaggiari, docente presso l’Università di Ginevra; il testo uscito con Apogeo ha avuto il sostegno della Fondazione Cariparo.
«Un’opera ponderosa, perché Groto scrisse oltre mille poesie. Ma tante altre sono state le iniziative volte a far conoscere l’illustre adriese – spiega il responsabile della biblioteca Antonio Giolo – Quali il progetto finanziato dalla Fondazione Cariparo, e sviluppato dalla Pro loco, “Una visione oltre” nel 2016 al MAAD, che ha visto l’impegno di venti artisti e la realizzazione di un fumetto sulla vita del letterato, con momenti di studio e performance su Groto e su Adria. La Pro loco nel 2020 ha anche dedicato integralmente un Numero unico del Settembre Adriese a Luigi Groto, con diversi e qualificati contributi. Presso il Museo Archeologico nazionale nel 2020 l’Amministrazione comunale realizzò una mostra intitolata “Lo sguardo nel buio”, esponendo tutti i materiali artistici relativi al Groto».
Per la cerimonia di intitolazione del 17 novembre prossimo, l’organizzazione chiuderà temporaneamente la biblioteca e consentirà una partecipazione contenuta di persone, per i limiti della capienza del luogo.