ROVIGO – Sì è tenuto domenica 27 settembre alle ore 11.00 presso la Sala Oliva dell’Accademia dei Concordi il primo appuntamento della rassegna “La Domenica ai Concordi”, XII edizione di Musica e Poesia e XXV edizione di Musica e Pittura, organizzata e offerta da Conservatorio di Musica Francesco Venezze, Fondazione Banca del Monte di Rovigo e Accademia dei Concordi, dedicata quest’anno al tema “Frontiere 2020”.
L’evento, svoltosi in conformità all’attuale protocollo sulla sicurezza per la prevenzione del rischio epidemiologico, è stato reso operativamente possibile grazie all’efficiente servizio di prenotazione – che ha garantito il “tutto esaurito” – e di accoglienza in sala, entrambi condotti dal team di studenti del Conservatorio formati ad hoc e coordinati dalla prof.ssa Anna Bellagamba. Con questa nuova iniziativa il Venezze offre ai propri studenti un’esperienza formativa “sul campo” di organizzazione dell’evento dal vivo, garantendo al tempo stesso la riapertura, pur se rigorosa e contingentata, delle iniziative culturali della città.
Al “benvenuto” di accoglienza in Accademia di Giovanni Boniolo e al saluto del Vicesindaco e Assessore alla Cultura Roberto Tovo sono seguiti i brevi interventi istituzionali a cura di Giorgio Lazzarini per la Fondazione Banca del Monte e di Fiorenzo Scaranello per il Conservatorio, ad introdurre il tema “Frontiere”, poi sviluppato nella duplice presentazione, musicale e letteraria.
Nella prima Giuseppe Fagnocchi ha posto l’accento sulle nuove frontiere sfidate nella nostra quotidianità, nella fattispecie attraverso l’istituzione di un corso online di Repertori cameristici, con sessanta studenti iscritti e cinque docenti. Esso ha consentito opportunità di riflessione non affrontate nelle aule in presenza, toccando con energia le radici esistenziali e culturali di numerosi percorsi musicali tra cui gli otto che si stanno concretizzando sotto il profilo esecutivo e in un’offerta “mista” al pubblico, in presenza e online, in Frontiere 2020.
Nella seconda, a cura di Natalia Periotto, è ampiamente emersa la dimensione della frontiera come tensione al limite delle possibilità sia fisiche sia soprattutto conoscitive dell’uomo, espressa attraverso gli “eroi” della letteratura, classica e attuale, molto spesso gli stessi “autori-attori” dei racconti, con suggestioni dall’antico mondo classico a Dante, dal Faust di Goethe a Hans Castorp ne La montagna magica di Thomas Mann, per giungere infine a Dino Campana e a Guido Piovene.
Le brevi composizioni francesi per oboe accompagnate dal pianoforte nella prima metà del programma hanno visto la brillante ed espressiva esibizione di Marta Zese, tratteggiando le belle immagini di “memoria” proustiana – richiamate nelle note di sala a cura di un’altra studentessa del Venezze Arianna De Mori – dalla “piccola frase” fino alla speranza, al termine di una dolorosa stagione di frontiere e terre di nessuno, di ideali “colazioni sull’erba” musicalmente presenti nella “pastorale” Sonata op. 166 di Saint-Saëns. Nella seconda parte campeggiava un ampio omaggio a Beethoven nel 250° anniversario della nascita: di questo Maestro, prediletto da Marcel Proust per la sua visione progressiva ed evolutiva della musica, è stato infatti proposto con grande senso di equilibrio delle impegnative parti unitamente a chiarezza espositiva e tecnica e sapiente gioco dinamico, il Trio per due oboi e corno inglese op. 87 con Marta Zese e Fabiana Sommariva agli oboi e Stefano Romani al corno inglese.
Da sottolineare, infine, l’impegno degli studenti del Dipartimento delle nuove tecnologie e linguaggi musicali del Venezze che permette di poter assistere alle registrazioni audio/video dei programmi su youtube attraverso link ad uno dei seguenti siti:
www.fondazionebancadelmonte.rovigo.it www.conservatoriorovigo.it www.concordi.it