La Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA) parteciperà al tavolo permanente per lo spettacolo e il cinema istituito dal Ministero per i Beni e la Attività culturali e per il Turismo, la cui prima riunione operativa è fissata per giovedì 10 dicembre.
Un invito significativo, quello che il Ministero ha rivolto a FITA, a conferma del ruolo di primo piano che la Federazione riveste nel mondo del teatro amatoriale, del quale è la massima organizzazione di rappresentanza, con i suoi circa 25 mila tesserati e gli oltre 70 anni di attività. Una realtà che in Veneto ha uno dei suoi capisaldi storici, con oltre 5 mila associati.
«Il nostro teatro – commenta Mauro Dalla Villa, presidente FITA Veneto – è da sempre un presidio essenziale di cultura e socialità. In questi mesi così difficili, pur con modalità diverse, abbiamo mantenuto viva la nostra attività e il nostro collegamento con il pubblico. Non viviamo di teatro e per questo motivo rispettiamo e sosteniamo le preoccupazioni di chi ha nel teatro la sua sola unica fonte di sostentamento. Ma è altrettanto vero che al teatro amatoriale è legato un indotto molto significativo e che dalla nostra attività giungono allo Stato introiti finanziari sostanziosi. Il panorama dello spettacolo in Italia, insomma, è articolato e complesso: l’apertura di un tavolo comune, che rispetti questa pluralità, è un primo passo significativo, che speriamo possa portare risultati concreti, anche al di là dell’emergenza attuale».
«La nostra presenza a questo tavolo – commenta Aldo Zordan, veneto di recente confermato alla vicepresidenza nazionale – ribadisce il ruolo che il teatro amatoriale e la nostra Federazione rivestono nel contesto nazionale e a livello territoriale, dove sono profondamente radicati. Siamo soddisfatti di questo primo risultato e ci impegneremo a dare il nostro contributo a questa azione condivisa, che non si occuperà solo della situazione attuale, ma anche della ripartenza, nell’ottica – ci auguriamo vivamente – di dare a questo settore, tanto vitale quanto trascurato, l’attenzione che merita e gli strumenti di cui ha bisogno».
Nei giorni scorsi FITA aveva inviato una lettera al ministro Franceschini. “Accogliamo con fiducia – vi si leggeva tra l’altro – l’istituzione di un tavolo che, proprio perché definito permanente, riteniamo nasca dalla consapevolezza che sia l’emergenza che la prospettiva del ritorno impongano il contributo di tutte le componenti dello spettacolo dal vivo”, compreso appunto il teatro amatoriale, voce significativa del comparto, sia sotto l’aspetto culturale e sociale che economico.