PADOVA – Viviamo in un mondo in cui il digitale è onnipresente, grandi quantità di dati e avanzate metodologie di analisi ci permettono di avere una conoscenza sempre più dettagliata dei bisogni individuali; questo offre la possibilità di creare un sistema interconnesso di tutela della salute in cui, predizione dei fattori di rischio e prevenzione, assumono un ruolo fondamentale, dove la medicina personalizzata prende il posto di un approccio alla cura standardizzato.
«Credo che quella della salute non sia semplicemente una trasformazione, ma una vera e propria rivoluzione culturale con un impatto esponenziale sull’intero settore». Ad affermarlo è stato Roberto Ascione, imprenditore e opinion leader internazionale nell’applicazione delle tecnologie digitali alla salute. Ed è con lui che la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha programmato per la nona Rassegna di “Segnavie” – il ciclo di incontri che intende offrire a tutti l’opportunità di orientarsi nel mondo che cambia – l’appuntamento di ottobre.
Il Centro Culturale Altinate San Gaetano, a Padova, mercoledì 16 ottobre, ha ospitato Roberto Ascione che ha relazionato sul tema: La salute del futuro. La rivoluzione digitale che mette al centro la prevenzione. Ascione decidendo di combinare le sue due passioni, la medicina e la tecnologia, ha creato a Salerno una piccola società poi cresciuta a livello internazionale, aprendo sedi a Londra, Dusseldorf, New York, Roma e Milano.
L’imprenditore, poco più che cinquantenne, è oggi leader globale nel campo della salute digitale. Le diverse company, da lui create, sono tutte focalizzate sull’intersezione di medicina e tecnologie digitali; tra queste un’azienda di gestione di dati sanitari, una che opera nel campo della ricerca clinica online e una delle primissime agenzie di comunicazione digitale specializzate nella salute.
«La digital health ha un ruolo fondamentale nel disegnare la nuova era della medicina», ha affermato Ascione, che ha poi aggiunto: «penso che possa aiutare a recuperare e rafforzare la fiducia sia nel rapporto medico-paziente sia nelle diverse interazioni dei pazienti con il sistema sanitario stesso. Per capire la portata della trasformazione digitale della salute basti pensare che, secondo StartUp Health, il 2018 è stato a livello mondiale un anno record con ben 14,6 miliardi di dollari investiti nel settore. Tra i principali trend c’è la crescita dell’area delle terapie digitali, di cui si prevede un tasso di crescita intorno al 30% fino al 2023, per cui è necessario individuare un sistema di regolamentazione e validazione clinica con l’obiettivo di favorirne la comprensione e l’adozione».
«Sembra scontato ma un’altra tendenza dei prossimi anni è l’intelligenza artificiale, che nell’healthcare significa non solo potenziare il lavoro dei medici migliorando così la qualità delle diagnosi, ma anche offrire ai pazienti soluzioni di autovalutazione per il monitoraggio delle loro condizioni di salute o in grado di prevedere le criticità prima che si verifichino. Questi sono soltanto alcuni dei cambiamenti con cui ci stiamo già confrontando e che stanno modificando il nostro modo di vivere e pensare alla salute».
Come da programma, la 9° edizione di “Segnavie” ospiterà nel complesso otto leader internazionali del pensiero. Per i prossimi incontri della rassegna sono attesi: il 5 novembre il professor Carlo Carraro che interverrà sul tema “Avremo un futuro? Dal cambiamento climatico molti rischi e qualche opportunità”; il 26 novembre sarà invece il momento dell’incontro con Johan Galtung, il fondatore dei moderni studi sulla pace e sui conflitti, si soffermerà su “Il metodo TRASCEND: trasformare i conflitti con la nonviolenza”. Sarà Annalisa Magone, presidente di Torino Nord Ovest, a chiudere la rassegna il 29 gennaio; al centro del suo intervento “Il lavoro che serve. Persone nell’industria 4.0” – sarà l’analisi intorno al lavoro che serve, al ruolo della tecnologia in una società che vuole dare rilievo alle persone, che con le loro capacità possono far crescere le organizzazioni.