ROVIGO – La Scuola Media “G. B. Casalini” tra i vincitori del concorso nazionale “Insieme per suonare, cantare e danzare”, organizzato dall’associazione musicale “Arte”. La cerimonia di premiazione si è svolta sabato scorso nella fiabesca cornice del “Parco della fantasia” di Omegna (Verbania). Alla manifestazione hanno partecipato i vincitori che hanno ottenuto il massimo punteggio nelle varie categorie del concorso.
Omegna è una cittadina piemontese che sorge sul lago di Orta e che ha dato i natali a Gianni Rodari. Nell’edizione 2020, anno del centenario della nascita del poeta dei buoni sentimenti, il concorso ha indetto una particolare categoria “Gianni ciak” alla quale la scuola “Casalini” – appartenente all’Istituto Comprensivo Rovigo 3 – ha partecipato e che, con il cortometraggio “Il Cielo è di tutti”, lavoro svolto completamente con la didattica a distanza, si è aggiudicata il Primo Premio.
I giovani musicisti dell’indirizzo musicale della scuola hanno messo in piedi, guidati dai loro docenti, un vero e proprio tributo a Gianni Rodari, a Ludwig van Beethoven (grazie alla musica di Paolo Zambelli) e alla città di Rovigo grazie alle riprese e al montaggio di Andrea Bergamasco.
Sì, perché questo strano 2020 sarebbe stato l’anno beethoveniano per i 250 anni dalla sua nascita, come spiega la docente Claudia Lapolla. “Sarebbe” perché i teatri di tutto il mondo avevano organizzato le loro stagioni concertistiche per omaggiare il maestro di Bonn e invece l’emergenza sanitaria ha azzerato le manifestazioni dal vivo.
Il compleanno di Rovigo invece è noto principalmente ai rodigini. La scuola “Casalini” grazie alla visione della sua docente di violino Claudia Lapolla, ha unito i tre festeggiamenti in un corto di 8 minuti. Andrea Bergamasco e Paolo Zambelli hanno creduto nel progetto di Claudia ed hanno contribuito, in modo disinteressato, con la loro alta professionalità alla realizzazione del lavoro. I ragazzi stimolati dalle loro insegnanti hanno registrato le loro parti strumentali o canore dalle proprie case e dai propri giardini, quasi ignari di ciò che sarebbe stato creato.
«Attraverso le loro parole – afferma Lapolla – vogliamo dunque condividere il loro vissuto».
Amaranta: «È stata una esperienza divertente, emozionante, bella da vivere. Ora, ogni volta che guardo il cielo e mi cerco in questo mosaico azzurro, ricordo ciò che abbiamo vissuto. A maggio cercavamo la normalità e l’abbiamo trovata in questo modo di creare qualcosa tutti insieme, sebbene distanti. È vero che il cielo è di tutti ma sento che è anche diventato un pochino mio».
Elisa e Sara: «Quando abbiamo avuto il compito di imparare il brano cantato, di registrarlo da casa nostra e poi di videoregistrarci in un contesto bello, non capivamo il perché. Non immaginavamo minimamente che sarebbe stato montato come un “videoclip” e che noi saremmo apparse come in un vero coro. È stato emozionante vederlo per intero e ci siamo sentite famose».
Carlo e Christian: «È stata una esperienza particolare e complicata nella sua realizzazione ma guardando il risultato finale ci siamo sentiti molto soddisfatti».
Noemi, Ines e Sofia: «Imparare la parte del violino è stato complicatissimo. Già la parte in sé è complessa e con la didattica a distanza lo è stato ancora di più. Non riuscivamo a fare una ripresa intera dall’inizio alla fine senza sbagliare ma grazie agli stimoli della nostra professoressa, alla fine ci siamo riuscite. La fatica è stata tanta ma, vedendo il risultato finale, possiamo dire che ne è valsa la pena».
Concludono Marco e Marcello: «Registrare il video “Il cielo è di tutti” è stato esaltante. Nonostante fossimo limitati a suonare e a cantare davanti ad uno schermo, ognuno da casa nostra, il risultato finale ci ha fatti apparire come una orchestra e un coro che suonavano dal vivo! Incredibile. Un video bellissimo che ha sottolineato anche le bellezze della nostra piccola città e per questo sentiamo di ringraziare tutte le nostre docenti, Andrea Bergamasco e il Comune di Rovigo per il patrocinio».