Occhiobello (RO) – Venerdì 17 gennaio, nella golena del Po a Santa Maria Maddalena, sono terminate le riprese de “La vità che verrà”, il nuovo film di Ferdinando De Laurentis, tratto da una storia scritta per il grande schermo da Sergio Gnudi. Si tratta dell’ottavo lungometraggio ambientato in terra polesana che racconta storie locali nell’ambito di un progetto che il Tpo ha pensato e realizzato per valorizzare il territorio in tutti i suoi aspetti e, con esso, gli allievi della scuola comunale di cinema, teatro e tv di Occhiobello. In questo film le location principali sono state il territorio comunale di Occhiobello e la città di Rovigo, con qualche puntata extra nei comuni di Canaro e Pontecchio Polesine.
Protagonisti del film sono Adelmo Macchioni e Sofia Bizzo, con la quindicenne Anna Busatti di Calto. Nel cast: Davide D’Ambrosio, Gregorio Gobbi, Alberto Cristini, Elisa Marini, Marco Farinella, Marino Bellini, Pablo Ayala, Stefano Ghisi, Greta Zarano, Edoardo Guidetti, Enrico Bonaldo, Riccardo Cusin, Mimosa Krasnaj, Cinzia Bonifaccio, Sauro Sangiorgi, Cindy Pavan, Marco Nadalini, Silvia Mesin, Rosanna Beccari, Michele Bregolin, Cristina Caterina, Lucrezia Cirelli, Andrea Bizzarri, Cinzia Muzzioli, Luca Zanettin, Giuseppe Zarano e la partecipazione amichevole del modello e attore Marco Crepaldi e del sindaco Sondra Coizzi che interpreta sé stessa, durante la cerimonia del 14 novembre. Non a caso, il film tratta anche dell’alluvione del 1951 con immagini molto suggestive.
«Il film ‘La vita che verrà’ – ha dichiarato Ferdinando De Laurentis – è una storia che va controcorrente, risale il fiume da valle a monte, in un piccolo tratto, ma significativo. Un tratto in cui treni e automobili indicano lo scorrere della vita di oggi. È un invito a riflettere, ad andare alla ricerca delle nostre radici. Racconta di tante generazioni cercando di coglierne i punti in comune, a partire dalle difficoltà che presenta il nostro territorio, ma anche a sottolinearne i progressi, come l’università nel capoluogo polesano. Il film che abbiamo appena terminato di girare è però anche una storia appassionante di rapporti, d’amore, d’amicizia, tra genitori e figli, come se fosse un viaggio sentimentale, che parla di argomenti che appartengono sempre più al sentire comune: un futuro tutto da costruire che lasceremo ai nostri figli e l’importanza della memoria».
Il film racconta la storia di Sandro (interpretato dall’esperto Adelmo Macchioni), un professore universitario polesano che vive a Valencia da 16 anni, che viene a sapere di essere padre di una ragazza di 15 anni (Anna Busatti) avuta con la sua fidanzata storica (Sofia Bizzo) da cui si staccò al momento di scegliere la carriera. La ragazza gli tacque la gravidanza per non trattenerlo in Italia e precludergli la carriera. Il professore decide così di tornare in Polesine per conoscere la ragazzina e mettersi in gioco come padre, ma le cose non vanno in maniera liscia come sperato, perché l’uomo deve fare i conti con un passato che gli si presenta spesso inaspettato.
Scritto da Sergio Gnudi e sceneggiato da Ferdinando De Laurentis, “La vita che verrà” è una produzione Tpo in collaborazione con LP Network, centro di produzione televisivo legato a TVA Vicenza, che già produce la fortunata trasmissione #Parliamone con la scuola occhiobellese diretta da De Laurentis, fucina di nuovi talenti che si stanno facendo valere nel mondo dello spettacolo. Le musiche originali sono di Stefano Giobbi, le scenografie di Alberto Cristini e la fotografia di Gregorio Gobbi.
«Le riprese sono iniziate il 14 novembre scorso – ha ricordato l’organizzatore generale Sebastiano Torelli – e abbiamo dovuto girare in giornate ben precise dettate dalla sceneggiatura. Adesso inizierà la fase della post produzione con il montaggio, il doppiaggio, la realizzazione delle musiche e quant’altro. Si pensa di presentare il film alla prossima Mostra del cinema di Venezia e poi verrà divulgato nelle sale a partire da settembre 2020».