ROVIGO – Un plafond di 3 milioni di euro da destinare ai commercianti che operano sul territorio, nei centri storici di Rovigo, Lendinara e Badia Polesine. È quanto prevede la convenzione che è stata sottoscritta giovedì 26 febbraio a Palazzo Casalini, tra RovigoBanca e la Confesercenti provinciale.
Del resto, il rilancio dell’economia parte dal credito. Un accesso agevolato al sostegno di spese improvvise, lo stimolo a cercare nuovi canali di vendita e condizioni chiare affinché anche il più piccolo esercizio commerciale possa modernizzarsi, sono elementi fondamentali per la ripresa.
La firma della convenzione è stata sottoscritta da Lorenzo Liviero, presidente della Banca di Credito Cooperativo rodigina, e da Primo Vitaliano Bressanin, presidente di Confesercenti Rovigo.
Beneficiari dell’accordo saranno le piccole e medie imprese del comparto commercio, socie di Confesercenti. I fondi sono finalizzati, in particolare, al sostegno di interventi di ristrutturazione locali, acquisto attrezzature ed arredi, acquisto scorte.
La banca si impegna a concedere, a condizioni particolarmente vantaggiose, ‘mutui chirografari’ della durata massima di cinque anni, per un importo che non può superare i 100 mila euro.
«Con la firma di questa convenzione – ha affermato Lorenzo Liviero – la nostra banca ha voluto sostenere un’ulteriore iniziativa per le imprese. In un periodo come l’attuale, segnato da un momento di particolare stagnazione dell’economia e di calo dei consumi».
«Con questo accordo – ha aggiunto il presidente di Confesercenti, Bressanin – vogliamo lanciare un ulteriore messaggio di fiducia alle aziende. I valori dell’Associativismo e della cooperazione sono a nostro parere l’unica risposta possibile alle grandi difficoltà che il mercato pone di fronte al lavoro delle piccole imprese: attraverso accordi come questo si dimostrano le potenzialità del lavoro di squadra e si prova ad offrire concrete opportunità. Ma noi, più di questo non possiamo fare. Bisognerebbe che la politica mettesse in condizioni lo Stato di fare, finalmente, la propria parte. Non parlo di contributi e sovvenzioni: basterebbe che a tutti i livelli si procedesse con le auspicate semplificazioni!».
«Il servizio di vicinato, il ruolo sociale ed il valore economico delle piccole e medie imprese sono elementi che trovano riscontro nei valori del Credito Cooperativo. Se vive il commercio, vive la città», ha commentato Ruggero Lucin, direttore generale della Bcc, che ha così concluso: «Questa iniziativa rafforza l’unione tra la banca del territorio e chi opera a stretto contatto con il territorio. Siamo partiti dai commercianti, dalle loro esigenze e dalle loro richieste per arrivare a proporre delle soluzioni condivise».