ROVIGO – Di necessità virtù. Le misure di contenimento alla diffusione del virus Covid-19 hanno fisiologicamente comportato le interruzioni degli allenamenti di tutti gli atleti dello Skating Club Rovigo, che tuttavia non demordono e sulla scia dell’hashtag #staiacasa, ecco come i giovani atleti verdeblù continuano, da soli, a casa, gli allenamenti in vista della ripresa stagionale. Il tutto coordinato dal responsabile tecnico Roberta Ponzetti, storica allenatrice del club rodigino che ne tiene le fila dal 1984, insegnante di educazione fisica, alla “prima” da allenatrice 2.0, con allenamenti in videochiamata e tabelle di lavoro come “compiti a casa”.
La circostanza ci ha portati a rivolgere alcune brevi domande a Roberta Ponzetti che, a gennaio, nella serata di presentazione dello Skating Club Rovigo, ci aveva particolarmente colpiti per questa sua affermazione: «Non punite mai i vostri figli negando loro lo sport, che deve essere strumento di insegnamento, alle regole, alla passione ed alla vita».
Roberta, lo sport è stato molto colpito da questa situazione di contingentamento, ma può essere adattato alle esigenze, quindi anche nella formula casalinga. Ciò vale anche per il pattinaggio? «Lo Skating Club Rovigo aderisce in toto alle prescrizioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che consiglia 60 minuti di attività motoria al giorno o almeno 150 alla settimana, oltre alle proposte del CONI Veneto, soprattutto in questo periodo di vita sedentaria. In particolare, nella mission che guida da sempre il club di pattinaggio corsa e freestyle rodigino, si sottolinea l’importanza di mantenere sempre i contatti con i propri atleti, che non devono sentirsi abbandonati, mantenendo il corpo e mente attivi e l’abitudine all’impegno sportivo giornaliero».
Come vengono impostati gli allenamenti? «Per chi fa sport e crede nel valore di crescita dato dallo sport non è facile fermarsi. Ho pensato che stare con i miei ragazzi anche in questo momento che ci tiene lontani sia un modo per stare assieme, crescere e capire che con un po’ di impegno e i giusti accorgimenti si può trarre buoni insegnamenti per la vita. Con l’autorizzazione dei genitori ed il benestare dei ragazzi gli allenamenti sono continuati. Le sedute di allenamento riprendono quanto è stato fatto fino a pochi giorni fa nel nostro amato Pattinodromo delle Rose, ovviamente adattato a tutte le situazioni domestiche: appartamento, garage, cortile, con uso di attrezzature di uso comune, bottiglie, sedie, scale e corde. Qualcuno è anche ben attrezzato con tapis roulant, cyclette o rulli. Giornalmente invio ai ragazzi schede di attività basate sulla ripetizione di esercizi conosciuti, generali e specifici della nostra disciplina, video di supporto e suggerimenti per i necessari adattamenti. Segue un feedback da parte dei ragazzi con misurazioni, foto e video in attività. Tutti hanno accolto positivamente la proposta e sono molto contenta della partecipazione. Probabilmente sia per mantenere quell’impegno fisico e forse anche per condividere con i propri compagni di squadra quell’attività che giornalmente li avvicina e li fa crescere insieme».
Mentre per gli allievi delle scuole di pattinaggio? «È un’opportunità per riscoprire i vecchi giochi tradizionali e popolari per recuperare quelle abilità come lanciare e saltare che si stanno progressivamente perdendo, come ad esempio i dieci fratelli, scalone, gioco dell’elastico salto con la corda, alto di terra».
Che aggiuntiva le ha dato questa esperienza? «Questa è una esperienza utile anche per me, mi permette di vedere i ragazzi sotto un altro punto di vista, mi permette di trovare nuove risorse e devo dire la verità, mi tiene attiva».