ROVIGO – È stato compiuto un nuovo passo in avanti verso l’ottimizzazione delle opere infrastrutturali strategiche per lo sviluppo del sistema idroviario regionale. Si è tenuto, questa mattina, alla presenza di Alessandra Grosso, direttore generale di Infrastrutture Venete, Moreno Gasparini, sindaco del Comune di Loreo, e Michele Grossato, sindaco del Comune di Rosolina, il varo tecnico del nuovo Ponte Rantin sull’idrovia Po-Brandolo nei comuni di Loreo e Rosolina, in provincia di Rovigo.
Dopo poco più di un anno di lavori e con un investimento di 5,3 milioni di euro (di cui oltre 3 milioni erogati dalla Regione del Veneto e quasi 2,2 milioni di euro finanziati dalla Comunità Europea nell’ambito del Programma CEF -Connecting Europe Facility), gestito da Infrastrutture Venete, in qualità di stazione appaltante, il nuovo ponte è stato messo in opera con l’obiettivo di garantirne la piena operatività a partire dall’autunno 2024.
Con la fine dei lavori, l’opera andrà ad assumere così una nuova veste: il ponte, realizzato ad arco a spinta eliminata di tipo network-arch, avrà una campata unica lunga 70 metri, un’unica carreggiata e una corsia per senso di marcia, oltre a due marciapiedi. La struttura principale è realizzata interamente in acciaio ad alta resistenza mentre l’impalcato sarà costruito in acciaio/calcestruzzo.
“L’operazione di oggi – dichiara Alessandra Grosso, DG di Infrastrutture Venete – rappresenta una fase decisiva per poter portare a termine uno dei principali interventi sulle infrastrutture che consentiranno di dare nuovo impulso all’idrovia aumentando la competitività del territorio anche in riferimento al contesto nazionale e europeo. Prima della fine dei lavori, prevista per il prossimo settembre, procederemo completando le rampe di accesso al ponte, demolendo le pile centrali del vecchio ponte, eseguendo tutte le opere stradali ed impiantistiche e le finiture. Il nuovo ponte sarà un concentrato di efficienza e innovazione”.