Milano – È morto questa notte all’istituto dei Tumori di Milano lo storico dell’arte Philippe Daverio. Lo ha reso noto la regista e direttrice del Teatro Franco Parenti, Andree Ruth Shammah. La notizia, oltre al grande vuoto e al dolore, ha sorpreso tutti. Il celebre critico d’arte infatti aveva tenuta nascosta la sua malattia, che se l’è portato via, a 70 anni.
Era nato a Mulhouse, in Alsazia, il 17 ottobre 1949 da padre italiano, Napoleone Daverio, costruttore, e da madre alsaziana. Occhialetti rotondi, capelli ricci, panciotti e papillon dai tanti, meravigliosi colori: Philippe Daverio era una figura unica nel panorama italiano.
Come gallerista ed editore ha allestito molte mostre, e pubblicato una cinquantina di titoli, tra i quali ricordiamo: Catalogo ragionato dell’opera di Giorgio De Chirico fra il 1924 e il 1929; Catalogo generale e ragionato dell’opera di Gino Severini.
È stato, dal 1993 al 1997, nella giunta Formentini del comune di Milano, dove ha ricoperto ’incarico di assessore con le deleghe alla Cultura, al Tempo Libero, all’Educazione e alle Relazioni Internazionali.
Nel 1999 è stato inviato speciale della trasmissione Art’è su Rai 3 e nel 2000 è stato autore e conduttore di Art.tù. Dal 2002 al 2012 esce la serie Passepartout su Rai 3, programma d’arte e cultura, seguito poi da Il Capitale. Nel 2011 per Rai 5 conduce Emporio Daverio, una proposta di invito al viaggio attraverso l’Italia.
L’Italia ha perso un grande uomo di cultura.