MILANO – Si riaccende uno dei simboli di Expo, l’Albero della Vita. La notizia è riferita dall’agenzia Agi. Alto 37 metri e costruito in legno e acciaio, venne finanziato da un consorzio di 19 imprese di Brescia, oggi una delle città più prostrate dal coronavirus. La decisione di riaccenderlo in versione tricolore, in un momento difficile per la città e il Paese, è stata presa dalla società Arexpo nell’area che ospitò i padiglioni e che oggi si chiama Mind.
L’Albero della Vita, all’interno di Expo 2015, fu il simbolo del Padiglione Italia. Alto 37 metri e costruito in acciaio e legno.
Nato da un’idea del direttore artistico del Padiglione Italia e progettato dallo studio Giòforma, fu finanziato e realizzato dal Consorzio Orgoglio Brescia, costituito da 19 imprese bresciane.
L’opera svolge contemporaneamente i ruoli di scultura, installazione, edificio e monumento, con chiari rimandi al Rinascimento Italiano e alla struttura pavimentale di piazza del Campidoglio a Roma creata da Michelangelo nel XVI secolo.
Durante Expo 2015 l’Albero della Vita fu protagonista, offrendo uno spettacolo con giochi di luce, acqua e musica ad ogni ora. Gli spettacoli tenuti in ore diurne duravano circa 5 minuti ed erano accompagnati da canzoni e musiche iconiche della cultura italiana, mentre quelli notturni duravano circa 15 minuti ed avevano come sottofondo i brani della Tree of Life Suite, scritti dal compositore Roberto Cacciapaglia appositamente per questo show.
Nei sei mesi di Expo, furono 14 milioni le persone che assistettero agli spettacoli dell’Albero della Vita, i due terzi dei visitatori totali.
Al termine di Expo 2015, il 31 ottobre 2015, l’Albero della Vita è rimasto nella collocazione originaria a causa delle evidenti difficoltà logistiche e dei costi elevati richiesti da un eventuale smontaggio e trasferimento in altro luogo. Attualmente nell’area che fu di Expo 2015 è sorto il parco MIND (Milano Innovation District), presso il quale l’Albero della Vita offre tuttora spettacoli.