Nel Tempio rodigino della Rotonda, virtuosismo e musica di grande fascino dal sestetto delle meraviglie

Grandi applausi per Klaidi Sahatçi, Elisa Spremulli, Vladimir Mendelssohn, Daniel Formentelli, Enrico Dindo e Luigi Puxeddu, protagonisti lo scorso 4 settembre di una delle più belle pagine del Festival Rovigo Cello City

ROVIGO – Si aggiunge al crescendo di successi di Rovigo Cello City lo splendido concerto che si è tenuto venerdì 4 settembre alle ore 21 presso il Tempio della Rotonda, nel quale un meraviglioso sestetto composto da maestri di fama internazionale ha regalato al pubblico un concerto davvero memorabile. Un’occasione preziosa e rara anche di ascoltare un autentico violino Stradivari, suonato dal primo violino del sestetto Klaidi Sahatçi, konzertmeister della Tonhalle Orchester di Zurigo, uno strumento di valore inestimabile del celebre liutaio cremonese, appartenuto nell’Ottocento al violinista e compositore polacco Henri Wieniawski.

Accanto a Klaidi Sahatçi, la giovane violinista rodigina Elisa Spremulli, il maestro Vladimir Mendelssohn, violista, docente presso la Folkwang University of the Arts di Essen e il Royal Conservatoire dell’Aja, affiancato da Daniel Formentelli, solista e camerista di fama internazionale, e i violoncellisti Enrico Dindo, concertista e docente presso il Conservatorio della Svizzera italiana di Lugano, e Luigi Puxeddu, ideatore ed anima di Rovigo Cello City, nelle sue molteplici vesti di violoncellista, didatta e organizzatore musicale. Ospiti d’onore di questa edizione di Rovigo Cello City, i maestri Enrico Dindo e Vladimir Mendelssohn hanno tenuto entrambi una masterclass per i giovani studenti durante il festival.

Dualismo e contrapposizioni hanno caratterizzato l’intero percorso musicale della serata, che ha dato spazio e risalto alle straordinarie capacità tecniche ed espressive degli ospiti e ha saputo avvolgere il pubblico in uno spettro magico di emozioni.

Il concerto è stato aperto dall’esecuzione del Capriccio op. 85 di Richard Strauss, l’ultima opera scritta dal compositore, inizialmente intitolata “Conversazione per musica”. Un vero e proprio dialogo è quello che si è instaurato fra i sei strumenti ad arco, grazie al suono impeccabile e alla maestria di Klaidi Sahatçi, affiancato dalla giovane e tenace Elisa Spremulli, che ha dimostrato ancora una volta il suo grande valore musicale, unito ai raffinati contributi dei violisti Vladimir Mendelssohn e Daniel Formentelli, in dialogo intenso con i violoncelli di Enrico Dindo e di Luigi Puxeddu, con la loro superba ma sempre elegante forza.

Il senso di nostalgia di cui è pervaso il Capriccio è risuonato vivo anche in “Souvenir de Florence”, il sestetto composto da Čajkovskij in memoria dei giorni felici passati nella città di Firenze. Una nostalgia dolce però, contrapposta alla malinconia quasi amara del Capriccio. 

Pagine di musica di grande fascino, con tratti virtuosistici, rese in maniera straordinaria dall’incontro di sei musicisti di varia provenienza ed età. Un dialogo nel quale ognuno ha potuto inserire il proprio personale contributo, rendendo l’esecuzione un momento unico.

Ricordiamo che il festival Rovigo Cello City è organizzato dall’Associazione musicale Venezze ed è reso possibile grazie alla sensibile disponibilità di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Ministero per i beni e le attività culturali, Regione del Veneto, Accademia dei Concordi, Conservatorio di Musica Francesco Venezze di Rovigo, Asolo Musica, Rotary Club Rovigo, ASM SET, Voxlion e Radio Padova, e con il patrocinio del Comune di Rovigo e della Fondazione per lo sviluppo del Polesine in campo letterario, artistico e musicale.

Tutti i concerti e gli eventi del festival, nel rispetto dei protocolli per il contenimento del rischio epidemiologico, sono a prenotazione obbligatoria con preassegnazione gratuita del posto a prenotazioni@rovigocellocity.it. Per gli eventi di domenica 6 settembre prenotazioni su www.festivaloperaprima.it