Badia Polesine (RO) – Nella trasferta badiese del Premio Tomeo, il concorso provinciale per gruppi teatrali giovanili scolastici ed extrascolastici, ideato da Irene Lissandrin con ViviRovigo, che è andata in scena venerdì 12 maggio al teatro sociale Eugenio Balzan, si sono esibiti la scuola primaria Mazzini di Villanova del Ghebbo ed il laboratorio per adolescenti di Minimiteatri Rovigo. La Giuria tecnica si è completata con il rientro dell’attrice di origini badiesi Cristina Chinaglia, precedentemente trattenuta per impegni di lavoro. «Ricordate sempre – ha detto Chinaglia ai ragazzi che si esibivano – che la gara è soltanto un momento, ma la cosa veramente importante è il percorso che avete fatto per arrivare qui. Il teatro è condivisione: da soli non si fa niente, neanche i monologhi». Con questa quarta giornata, il Premio Tomeo è al giro di boa: la Giuria ha visionato e votato per 6 dei 13 spettacoli in concorso.
In mattinata, palco per i piccoli di quarta e quinta della scuola primaria Giuseppe Mazzini di Villanova, che hanno presentato il delizioso “Un krapfen a Vienna”, liberamente ispirato ad un racconto di Stefano Benni, per la regia di Laura Campion. Lo spettacolo, cui hanno collaborato tanti insegnanti e genitori, in un’esperienza collettiva, che ha riguardato ideazione, trucco-parrucco e costumi, è nato proprio come voglia di fare qualcosa che potesse essere condiviso in uno spirito comunitario. Da questo punto di vista, la scuola Mazzini ha già vinto il suo Tomeo. In una Vienna natalizia da Belle époque, tra i caffè e le pasticcerie, il fornaio Jacobs impasta, frigge e spolvera di zucchero a velo i suoi panciuti krapfen. Dolcissima la scena con i bambini che impersonano i bomboloni e si rigirano nell’olio cicaleggiando tra loro. Curati e colorati i costumi, specie l’altezzosa marchesa Von Bustemberg, che acquista i krapfen, ma poi li perde nella tempesta di neve.
In serata, pubblico più adulto, per la performance del laboratorio per adolescenti di Minimiteatri Rovigo, in un testo moderno (del 1997) del drammaturgo inglese Philip Ridley, Sparkleshark, con la regia di Lahire Tortora.
Presente a fare gli onori di casa l’assessore alla Cultura di Badia, Valeria Targa che ha ricordato che il “teatro è un luogo della comunità” e deve essere sempre più normale anche per bambini e ragazzi frequentarlo. Sulla stessa linea l’assessore alla Cultura di Lendinara, Francesca Zeggio, che nel suo ruolo di presidente della Giuria e di rappresentante del Comune di Lendinara, capofila del progetto, sta seguendo personalmente tutti gli spettacoli. «Il teatro fa prendere confidenza col palcoscenico, ma anche col palco della vita», ha detto Zeggio.
Irene Lissandrin, ideatrice del premio Tomeo, nel presentare Minimiteatri, ha ricordato che per gli adolescenti il teatro è anche passione che può trasformarsi in lavoro: «Il noto teorico del teatro Stanislavskij – ha detto Lissandrin – diceva agli allievi che non avrebbe insegnato loro a recitare, ma a diventare uomini a partire da loro stessi».
Sparkleshark (squalo luccicante) è un testo intenso, che richiede un grande sforzo emotivo ai nove giovani attori, sempre in scena da quando salgono sul palco alla fine; un alto ritmo recitativo ad incastro, che metterebbe in difficoltà anche i professionisti. In una periferia sboccata e violenta, Jake, un ragazzino vittima di bullismo scolastico, si rifugia su un tetto e si dedica ad inventare storie. Raggiunto casualmente, e suo malgrado, prima da una compagna che ne ammira la fantasia, poi da altre ragazze insolenti e sfacciate, ed infine, dai suoi stessi carnefici, si salva dall’ennesima violenza dando il via ad un racconto. Inizia il gioco del teatro, in cui ciascuno aggiunge brani di storia e nuovi personaggi, interpretandoli con frammenti della propria vita vera. Dialoghi che diventano confessioni e personalità che si rivelano agli altri. Alla fine della storia, quando il mostro da sconfiggere (squalo luccicante) si rivela una persona disabile, che ha bisogno di amicizia, tutti imparano un nuovo modo di stare assieme, senza violenza. Bella prova attoriale per i nove protagonisti, che sono riusciti a tenere la scena per un’ora e un quarto, senza musica, senza espedienti teatrali, con una scenografia minimalista.
Il Premio Tomeo è ideato ed organizzato dall’associazione ViviRovigo con la progettazione e direzione artistica di Irene Lissandrin, in partnership con la città di Lendinara, ed i comuni di Badia Polesine e Taglio di Po. Partner istituzionali Arteven-circuito multidisciplinare regionale, Regione Veneto e Mic. Patrocinio Provincia di Rovigo e comuni di Rovigo, Costa di Rovigo, Trecenta e Loreo. Con il sostegno di Pro Loco Lendinara.
Il concorso è nato come spin-off della rassegna “Il teatro siete Voi”, articolato progetto di promozione del teatro, fatto o fruito, dai ragazzi del territorio polesano, con le famiglie e le scuole.
Main sponsor Inox Tech di Lendinara; sostenitori: Borsari Emporio, Infortunistica Tossani, Ruthinium, Centro commerciale La Base di Lendinara, Centro Veneto Energia, Biblioteca Baccari di Lendinara, Confindustria Veneto est, Achab group Ecoambiente, Ciscra, Expert city di Videouno di Lendinara, Baccaglini Auto di Badia Polesine.