ROVIGO – Anche quest’anno, nonostante la situazione globale non favorevole, Fipav Rovigo non si perde d’animo e organizza il corso per arbitri, per rimpolpare le forze attualmente a disposizione con nuove leve che vogliano provare a mettersi in gioco e vivere la pallavolo da un nuovo punto di vista.
Novità forzata di quest’anno, come spiega il responsabile territoriale del settore Ufficiali di gara di Fipav Rovigo, è l’introduzione di alcune lezioni in teledidattica, nello specifico via Zoom, per ridurre il numero di contatti tra i vari partecipanti, e l’aumento delle lezioni in palestra in modo da avere ampi spazi in cui disporsi sfruttando al tempo stesso queste occasioni per far entrare fin da subito i partecipanti a contatto col campo.
Come sempre il corso è rivolto a chiunque voglia provare, con età compresa tra i 16 e 54 anni compiuti, inizierà il 26 ottobre, che è anche la data ultima per l’iscrizione, ed è completamente gratuito.
Anche in questa situazione, inoltre, è garantito l’affiancamento di un tutor durante le prime partite, visto che tutti gli Ufficiali di gara designati sono autorizzati a prendere parte alle gare.
I tutoraggi riguarderanno quest’anno anche i ragazzi che hanno completato il corso nella passata stagione ma che, causa sospensione dell’attività, hanno diretto da soli poche gare. «Abbiamo pensato pertanto di accompagnarli nuovamente per riallacciare o completare il loro percorso e farli ripartire seguiti nel modo meno traumatico possibile senza mandarli “allo sbando” – precisa Gardina – a dimostrazione di quanto teniamo a loro».
Uno speciale occhio di riguardo anche quest’anno e anche nelle difficoltà della situazione, va in direzione dei giovani.
Anche se con ogni probabilità quest’anno non si terranno i campionati sportivi studenteschi di pallavolo, non è venuta meno la collaborazione con il Liceo Sportivo di Rovigo. «Grazie all’interessamento e alla passione della professoressa Poliero – spiega ancora Gardina – abbiamo avviato il consueto corso per abilitare i ragazzi della classe prima alle funzioni di arbitro scolastico, con la speranza che al compimento del sedicesimo anno di età poi possano essere invogliati a provare ad approfondire la conoscenza delle regole di gioco e a tentare la carriera arbitrale. I ragazzi della classe di quest’anno sono 25 e suddivideremo le quattro lezioni tra aula, palestra e un campetto all’aperto in zona Commenda Est».
L’attività arbitrale, tanto più in questo periodo di necessario distanziamento tra le persone, garantisce la totale sicurezza nel suo svolgimento, dato che l’arbitro non è a contatto diretto con i giocatori. Fare l’arbitro garantisce inoltre un posto in prima fila alle partite: quale momento migliore di questo per provare una nuova esperienza, ricca di stimoli e soddisfazioni?