Occhiobello (RO) – Il bilancio demografico del 2018 del Comune di Occhiobello, considerato mese per mese, è stato un susseguirsi di accelerate e frenate attorno alla quota simbolica dei 12mila residenti. E allo scadere del 31 dicembre la cifra raggiunta è pari a 12.001 abitanti.
Trova quindi un’ulteriore conferma la ripresa della marcia di crescita della demografia locale, dato peculiarmente significativo perché inserito in un quadro generale di contrazione della popolazione italiana e di quella del Polesine in particolare.
Al 31 dicembre 2018 il dato complessivo dei residenti è comunque in leggero incremento rispetto al consuntivo 2017, quando era stato raggiunto il livello di 11.993 persone, quindi con una lievitazione di 8 unità su base annuale.
I numeri. La popolazione è ora composta da 6.160 femmine (51,3%) e 5.841 maschi (48,7%).
Il saldo naturale, cioè la differenza tra nascite e morti si è chiuso invece in negativo, a causa di un numero di nuovi nati inferiore rispetto alla media degli ultimi anni, mentre i decessi sono rimasti sostanzialmente invariati.
Nel 2018 si sono infatti registrate solo 75 nascite, in perfetto equilibrio tra maschi (38) e femmine (37). Di questi nuovi nati, 19 sono di nazionalità straniera (10 maschi e 9 femmine) e 7 sono stati i parti gemellari.
Il numero dei decessi ha raggiunto la quota di 102 (48 maschi e 54 femmine), dei quali solo 2 (entrambe femmine) di nazionalità straniera.
Il saldo del movimento naturale nel 2018 ha quindi registrato un passivo di 27 unità.
Il movimento migratorio di Occhiobello ha invece rivelato un saldo positivo di 35 unità. Ciò deriva dalla differenza tra le 472 nuove iscrizioni di residenti per immigrazione nel comune e le 437 cancellazioni per emigrazione verso altre realtà.
In particolare coloro che hanno deciso di trasferire qui la loro residenza nel 2018 sono stati 245 maschi e 227 femmine (239).
Gli stranieri. L’incidenza degli stranieri sulla popolazione insediata tende ad accentuare il suo peso, anche se in maniera lieve. Le nuove iscrizioni di stranieri sono state pari a 142 (76 maschi e 66 femmine), mentre i cancellati hanno toccato le 130 unità (in perfetta parità tra maschi e femmine), con un saldo positivo di 12 persone. Di conseguenza, la popolazione residente con nazionalità diversa da quella italiana ha raggiunto alla fine del 2018 l’entità complessiva di 1.152 individui (516 maschi e 636 femmine), pari al 9,6% del totale della popolazione residente. Lo scorso anno l’incidenza toccava il 9,4%. L’aumento annuale è quindi limitato, ma si deve far presente che solamente dieci anni fa la quota era il 7,1% e che negli ultimi anni diverse decine di stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana e, conseguentemente, non gravano più su tali percentuali. Tra le diverse nazionalità presenti, i più numerosi si confermano i rumeni (316 unità complessive), seguiti dagli albanesi (183), dai marocchini (151), cinesi (105), moldavi (92), ucraini (69), tunisini (57).
I nuclei familiari. Il totale dei nuclei familiari è ora di 5.322. Interessante anche il dato per il quale risulta che le famiglie che presentano al loro interno almeno un componente di nazionalità straniera corrispondono a 511 (pari al 9,6% del totale); di queste sono 376 le famiglie che hanno come intestatario (quello che un tempo veniva definito capofamiglia) un cittadino straniero.
Il dato storico. Come più volte ricordato in passato, la crescita demografica di Occhiobello si può far coincidere con il periodo del boom economico degli anni sessanta. Da allora la cittadina ha innanzitutto recuperato i numeri della popolazione che aveva perduto (circa mille abitanti) a seguito degli eventi legati all’alluvione del 1951, e successivamente ha scalato diverse posizioni nella classifica dei territori più numerosi del Polesine.
Questo l’incremento della popolazione su scala decennale: gli occhiobellesi erano 5.465 al censimento generale targato 1961, 6.783 a quello del 1971 (+ 24%), 8.735 nel 1981 (+ 29%), 9.190 nel 1991 (+ 5%), 9.979 nel 2001 (+ 9%), 11.351 nel 2011 (+ 14%), 12.001 ad oggi (+ 6%).
Dal 1961, quindi, la popolazione di Occhiobello è più che raddoppiata, considerato che 6.536 cittadini si sono aggiunti agli abitanti originali, con un incremento che segna il 120% di maggiorazione.
Il Polesine. Nel medesimo periodo, i polesani sono complessivamente passati dai 277.811 del 1961, ai 251.908 del 1971 (-10%), ai 253.508 del 1981 (+1%), ai 248,004 del 1991 (-2%), ai 242.538 del 2001 (-2%), ai 242.349 del 2011 (=), ai 236.400 del 2017 (-3%), ai 235.202 del 31.08 scorso (-2%). La tendenza sarà, probabilmente e inesorabilmente, quella di scendere sotto i 235mila a fine anno 2018, quando si disporrà dei dati consuntivi. Dal 1961 si sono persi quasi 43mila abitanti, pari ad una contrazione oltre il 15%. Tutto ciò nonostante l’apporto di circa 18mila stranieri che hanno parzialmente rimpiazzato i nativi.
In una speciale graduatoria dei Comuni più popolosi della provincia di Rovigo, Occhiobello si conferma saldamente nella quarta posizione, conquistata solamente nel 2015.
Occhiobello si colloca dopo Rovigo (50.989 residenti al 31.08.2018, ultimo dato pubblicato da ISTAT), Adria (19.371), Porto Viro (14.239). Alle spalle di Occhiobello vengono rispettivamente Lendinara (11.639 residenti, sempre al 31.08.2018), Badia Polesine (10.320) e Porto Tolle (9.575). Va evidenziato che la risalita di Occhiobello nel panorama dei territori con più abitanti è partita proprio nel 1961, quando la sua posizione era solamente la decima su 51 Comuni allora esistenti.
Le fusioni fra Comuni. Azzardando qualche fantasiosa evoluzione in ordine a possibili operazioni di riordino territoriale, l’ipotetica, e al momento tramontata, fusione di Occhiobello con Stienta (3.199 abitanti al 31.08, in diminuzione di 22 unità da inizio anno), Canaro (2.691 abitanti, – 3 da inizio anno) e Gaiba (1.008 abitanti, – 29 da inizio anno) avrebbe portato alla costituzione di un nuovo Comune composto da 18.899 abitanti.
Rimanendo nel campo della geografia fantapolitica, un nuovo Comune composto assieme a Canaro e Polesella (3.895 abitanti al 31.08.2008, – 11 da inizio anno) avrebbe un totale di 18.587 residenti.
Il possibile coinvolgimento di Fiesso Umbertiano (3.971 abitanti al 31.08.2008, – 8 da inizio anno), sempre in triangolazione con Canaro, costituirebbe una nuova realtà comunale di 18.663 cittadini.
«In tutte e tre queste ipotesi – commenta il sindaco Daniele Chiarioni – il processo di semplificazione amministrativa condurrebbe all’individuazione di un nuovo ente che andrebbe a posizionarsi nella terza posizione demografica, a poca distanza dalla seconda, con la evidente prospettiva di contare di più nel panorama provinciale e nei rapporti con Regione e Stato».