Occhiobello (RO) – Nei sei siti individuati all’interno del capoluogo, è iniziata la sperimentazione per il controllo della zanzara tigre. In collaborazione con l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie (Izsve) e Biovecblok, spin off dell’Università di Camerino, a Occhiobello viene impiegata una tecnica che consiste nel rilascio di maschi di zanzara in grado di sterilizzare le femmine presenti in natura, grazie a un fenomeno di alterazione della riproduzione dovuto all’azione del batterio Wolbachia. Il batterio, innocuo per l’uomo e gli altri vertebrati, non è in grado di sopravvivere al di fuori delle cellule dell’ospite e pertanto muore insieme al maschio della zanzara rilasciata, una volta che questi avrà completato il suo ciclo vitale.
I lanci dei maschi, che peraltro non pungono l’uomo, sono stati effettuati da Claudia Damiani e Giulia Fabbri (Biovecblok) e proseguiranno per tutta la stagione estiva. Saranno svolte, inoltre, attività parallele di verifica dell’efficacia attraverso la rete di ovitrappole gestita dal Comune di Occhiobello sotto la supervisione del consulente scientifico Davide Di Domenico.
La città di Occhiobello continua a porsi come promotrice e partecipe nello sviluppo di tecniche di controllo biologico per gli infestanti, e nella sperimentazione di soluzioni innovative a basso impatto. Il Comune infatti da anni utilizza sistemi di prevenzione nello sviluppo della zanzara tigre coinvolgendo i cittadini in buone pratiche e utilizzo di prodotti nelle caditoie che impediscono la proliferazione delle zanzare.