ROVIGO – Il sindaco Edoardo Gaffeo, ha ricevuto questa mattina i parenti di Loris Montagna per rendere omaggio e ricordare il suo sacrificio.
Montagna originario di Rovigo, è prematuramente e tragicamente scomparso 75 anni fa, mentre assolveva al suo rischioso compito di artificiere. Lui è il suo amico e collega Giacomo Rossi, pochi giorni dopo la Liberazione, hanno pagato con la vita il loro nobile intento di bonificare dagli ordigni bellici una vasta area del Polesine e del Ferrarese, così che si potessero evitare altri terribili lutti tra la popolazione civile, soprattutto tra i bambini che erano molto più esposti al pericolo.
«Era doveroso dare il giusto riconoscimento – ha detto il sindaco, affiancato dal vice Roberto Tovo – ad una giovane persona che si è immolata per far sì che la vita potesse ripartire normalmente per tutti. Dopo la fine del conflitto gli ordigni inesplosi rappresentarono un grandissimo pericolo e Loris ha dato la sua vita per cercare di eliminare questo pericolo. È quindi un onore poter ricordarlo e far si che il suo sacrificio sia conosciuto a tutti».
Il sindaco ha consegnato una targa ai parenti presenti: Martino Montagna, Vincenzo Montagna e Giorgio Montagna, assente ma presente con il cuore, Lucia, l’unica sorella di Loris ancora in vita.
Chi ha dato la propria vita per la salvezza del prossimo merita che l’atto compito sia conservato anche nel ricordo delle generazioni future. Valori come sacrificio, la difesa della propria gente, la lotta all’oppressione e il servizio per la salvaguardia della democrazia, non invecchiano mai e meritano la custodia della loro indelebilità.
Questo il significato del riconoscimento di oggi.