ROVIGO – Sabato 27 gennaio 2024, alle ore 21.00, lo spettacolo di danza “Open” diretto e coreografato da Daniel Ezralow arriva sul palco del Teatro Sociale.
Un patchwork di piccole storie, scritto da Daniel Ezralow e Arabella Holzbog, che strizzano l’occhio allo spettatore con numeri a effetto, multimedialità, ironia e umorismo, all’insegna del più puro entertainment.
“Un antidoto alla complicazione della vita”, come dichiara lo stesso Ezralow. In “Open”, la danza contemporanea si fonderà con la musica classica in un esaltante connubio per trasportare il pubblico in una nuova dimensione dove umorismo e intensità daranno vita a una miscela esplosiva di straordinaria fantasia creativa, emozione scenica e puro entertainment. Brevi quadri, fulminanti vignette, che terranno il pubblico in uno stato di eccitante attesa e meravigliata sorpresa e che faranno dello show una inarrestabile ed esaltante serie di climax tecnici ed emotivi. Il vocabolario espressivo di Ezralow sarà come sempre provocatorio e con l’intento di interrogarsi continuamente sul concetto di danza e umanità.
Un cast di danzatori e danzatrici con talenti e stili differenti, dalla danza classica alla danza moderna, dalla ginnastica alla street dance, crea uno spettacolo di sicuro effetto.
Daniel Ezralow è un coreografo molto eclettico, i suoi spettacoli riscuotono molto successo attirando un pubblico di età diverse, fattore che forse oggi nella danza viene sottovalutato. La sua è, infatti, una danza apprezzata anche da chi quest’arte non la conosce bene, perché fatta di una serie di elementi, tra cui leggerezza, ironia, ottimismo, gioiosità, sorpresa, coinvolgimento diretto, capacità di riunire il comico e il tragico in uno stesso momento. La genialità risiede nell’uso del sistema visivo, in una coreografia ingegnosa e straordinaria tempistica. Daniel Ezralow vive a Los Angeles, ma ha un rapporto costante con il nostro paese da più di venticinque anni. Le partecipazioni al Festival di Sanremo e Amici hanno accresciuto la sua popolarità.
«Prima di chiamare lo spettacolo Open – spiega Daniel Ezralow – pensando a Calvino avevo pensato a Recostruction, perché dobbiamo continuamente rimuovere e ricostruire. Il titolo però non funzionava, così mia moglie mi ha suggerito Open: una parola che, con le sue quattro lettere molto bilanciate ha in sé tanta energia. Aperti possono essere il cuore, la mente, gli occhi, una finestra. Open vuol dire aperto al mondo, al lavoro, al business, agli altri. Bisogna guardare al presente senza remore, appunto con mente aperta. La vita è spesso pesante, ma abbiamo tanta energia positiva che aiuta a risolvere i problemi. Il titolo fa riferimento ad un’apertura culturale ma anche stilistica. A me piace mescolare».