Piazzola sul Brenta (PD) – Ha circa 30 anni, un diploma o una laurea, investe in agricoltura ed è un creativo: è questo l’identikit del giovane “innovatore per natura” veneto. il profilo emerge dallo studio di Coldiretti sulla base dei progetti presentati in occasione del concorso Oscar Green la cui finale regionale si è svolta in Villa Contarini a Piazzola sul Brenta in provincia di Padova. Un centinaio i concorrenti in gara e sei i vincitori secondo le categorie: Campagna Amica, Impresa.5Terra, Creatività, Fare Rete, Noi per il sociale, Sostenibilità.
Tra i candidati chi coltiva piante carnivore, chi fa la birra al melone, chi ha un agri-circo, una agri-palestra. La gioventù agricola inventa applicazioni, costruisce stalle robotizzate, organizza piattaforme informatiche, migliora la genetica naturalmente, rimette in circolo gli scarti e guarda all’integrazione sociale: «Una generazione impegnata quella dei campi – spiega Alex Vantini delegato regionale di Giovani Impresa – che anche in questa XIV edizione del premio ha portato alla ribalta tutto il potenziale imprenditoriale che, grazie alla multifunzionalità del settore, permette alla genialità under 30 di sviluppare idee, metterle in rete e condividerle con le esigenze della società».
«L’agricoltura veneta attrae – commenta ancora Alex Vantini – le nuove generazioni investono sulla qualità della vita dopo anni di formazione non necessariamente legata a materie agronomiche. Lo dicono i dati del Programma di Sviluppo Rurale che indicano quasi 3mila neo agricoltori insediati dal 2015 per un investimento di 280 milioni di euro e una spinta propulsiva manifestata che corrisponde al doppio delle disponibilità».
«Oggi è una giornata importante per evidenziare alla comunità le potenzialità che l’agricoltura italiana può offrire – sottolinea Ettore Prandini – grazie ai giovani imprenditori agricoli per la loro genialità, per le capacità e per il rischio che si sanno assumere ma anche per guardare alle sfide future. In questo modo è possibile mettere l’agroalimentare al centro in termini di sistema di sviluppo e di crescita del paese facendo percepire alle nuove generazioni quanti spazi ancora ci possono essere da poter colmare in agricoltura per dare le opportunità che i giovani si meritano. Del resto i giovani sono i più portati a cogliere le opportunità dell’innovazione e della svolta digitale in agricoltura perché sono attivi sul fronte delle nuove tecnologie, viaggiano, studiano le lingue e sono portati a far conoscere anche all’estero i valori dell’agroalimentare italiano».
«Da segnalare – evidenzia Daniele Salvagno presidente regionale di Coldiretti – che molti dei primi classificati hanno reagito durante l’emergenza sanitaria convertendo in parte l’azienda, superando le difficoltà riuscendo ad interpretare le normative: è il caso delle sperimentazioni del take away per gli agriturismi che tuttora assicurano alle grandi industrie il servizio mensa negli uffici».
«Giusto per citare l’altro comparto tra i più in sofferenza – ricorda ancora Salvagno – continuano gli ordini di composizioni floreali da recapitare per abbellire altari, per rispettare voti religiosi o solo per portare gioia tra le mura domestiche come è accaduto durante il lock down cosi anche nella fase della ripresa offrendo nuove opportunità agli imprenditori vivaistici. Sono segnali incoraggianti a cui riservare la doverosa attenzione, anche la politica deve essere in grado di comprendere le capacità performanti delle imprese agricole e il grande sforzo quotidiano profuso durante i mesi della pandemia che ha visto una task force di produttori coinvolta nel soddisfare il fabbisogno alimentare di milioni di cittadini».
Salutati dal Sindaco Valter Milan, sul podio sono saliti i primi classificati per ogni sezione prevista insieme a tre menzioni speciali. Tra loro due rappresenteranno il Veneto alla finalissima nazionale. L’esperienza dell’agriturismo convertito in drive in e il garden sociale aperto all’inclusione.
Di seguito i vincitori delle diverse categorie.
Categoria “Campagna Amica”: il country influencer Simone Bazzali
Simo il Contadino Social di Sospirolo di Belluno. È il country influencer, migliaia i follower che seguono le sue avventure quotidiane: dal sbatudin della mattina fino alla zuppa di fagioli, Simone Bazzali 25 anni trascorre le sue giornate insieme ai consumatori condividendo le sue connessioni con galline, api, tra orti e pendii dove coltiva legumi. L’e-commerce è la sua rete di vendita.
Categoria “Impresa 5 Terra”: con un’app Sarah Dei Tos porta a casa la campagna
Protagonista assoluta della sezione, Sarah Dei Tos 33 anni di Vittorio Veneto in provincia di Treviso che messo insieme tecnologia e campagna creando l’app #Bio. Coccinella o farfalla? Oppure libellula? Nel fantastico mondo di Sarah grazie all’applicazione su smarthphone si possono ordinare dal produttore al consumatore i prodotti freschi in una cassetta direttamente a casa. Basta scegliere le emotions preferite: la coccinella o la farfalla oppure la libellula per ordinare dalla ricca dispensa a kmzero. In questo modo far scegliere frutta e verdura biologiche ai bimbi è semplice, anzi per loro diventa un gioco che li fa nutrire in maniera corretta.
Categoria “Creatività”: il magnifico west dei fratelli Zuanon, hamburger da asporto in serate da film
Nei campi dell’alta padovana il primo agri fast food. Tre fratelli insieme per una sfida unica in Veneto. L’idea è di Giovanni Zuanon che dopo una parentesi da chef negli States torna in Veneto e trasforma l’agriturismo di famiglia in un’hamburgheria. In pieno Covid è decollato il servizio take away con pane fatto in casa, carne dell’allevamento di proprietà dei fratelli Massimo e Andrea cucinata alla piastra con patatine di Rotzo fritte. Con un menù apprezzato da grandi e piccini, l’azienda è diventata il posto di evasione “controllata” durante l’emergenza sanitaria. Il parco è stato adibito come un agri drive in, secondo la migliore tradizione americana. Film proiettati sul muro della stalla hanno intrattenuto clienti e ospiti negli abitacoli delle auto per le prime uscite protette durante il lock down. Tutt’ora lo spettacolo continua ad andare in scena.
Categoria “Fare Rete”: gli amici della porta accanto con “I ragazzi di campagna”, la griffe del km zero
Con la ragione sociale ” I ragazzi di campagna” si intende una mini catena di negozi che nel veronese offrono frutta e verdura locale. L’idea è di tre amici, guidata da Luca Dal Pezzo che hanno unito le forze e le competenze per avviare un commercio di prossimità al fine di garantire la spesa ad anziani e consumatori di città. Confezioni ecosostenibili, velocità di consegna anche in bici, il trillo del campanello è messaggero di bontà direttamente a domicilio. L’amicizia che li lega è diventata così il loro biglietto da visita grazie alla quale sono riusciti anche ad alleviare il periodo del lockdown.
Categoria “Noi per il Sociale”: ridi con un fiore
Giulia Baldelli di Ecoflora a Rovigo crede nell’inclusione. Nel suo garden non crescono solo piante e fiori anche la speranza di integrazione sociale delle fasce più deboli della società. Dalla terra si possono trarre gli insegnamenti migliori seguendo i ritmi naturali e l’accoglienza gentile per “dirlo con un fiore” quel grazie alla vita. Così Giulia accoglie gli ospiti che proprio grazie ai fiori sono riusciti a ritrovare il sorriso.
Categoria “Sostenibilità”: l’albero che fa respirare
Un albero per amico. Vicenza scopre un’anima green con il progetto Beleafing di Emiliano Vettore che insieme al suo socio, attraverso le amministrazioni comunali, consegna alberi che assorbono lo smog e lo tramutano in aria pulita. Il patto con i cittadini è che le specie siano autoctone. Il bosco in città prende forma dalle piante del giardino di casa e porta l’energia pulita con la spinta giusta del marketing. Ripulire l’aria grazie agli alberi è diventata una priorità assoluta e molti comuni, nell’ambito dei progetti sostenibili già avviati hanno scelto e premiato il giovane imprenditore agricolo.
Menzioni speciali:
Daghe do ponti, le agrisarte di Sant’Erasmo, l’orto dei Dogi della laguna, capitanate da Fiorella Enzo detta Cosetta, promuovono la coltivazione dell’ortica per realizzare la fibra naturale. Anche la lana, la canapa e il cotone nel progetto di valorizzazione di tessuti e stoffe, ricami e decori che rilanciano la bellezza, l’arte sartoriale e la manualità tramandata da generazioni nell’isola proiettando l’isola verso Paesi lontani.
Bolliwood è in Veneto. Così belli da intrecciarli, lanciarli addirittura mangiarli. Sono i fiori di Silvia Laura Girotto abile fiorista rurale. Gerbere colorate, peonie, garofani, tulipani un tripudio di profumi concentrati nei bouquet e nelle ghirlande. La bravura della giovane florovivaista è riconosciuta dai wedding planner che per i party più fashion vogliono solo quei petali per arredare eventi mondani nei palazzi veneziani per i variopinti matrimoni indiani.
Prima le mamme e poi i bambini. Coperte imbottite di mais, calde con preghiere stampate, uniscono drappi africani agli scampoli veneti in un abbraccio tra due terre lontane per sostenere il Cuamm – Medici con l’Africa nel progetto di formazione di neo ostetriche per salvare i piccoli nati prematuri. Dove la scienza tarda ad arrivare i volontari continuano ad operare per i popoli in difficoltà. Al centro di tutto c’è Katia Zuanon di Camposampiero che ha coinvolto nelle traiettorie del bene, le donne, mamme, spose e sorelle di Coldiretti.
L’ iniziativa è sostenuta dal Consorzio AgriNordEst, da ForGreen (compagnia che si occupa di sviluppo sostenibile e della vendita di energia pulita), dal Gruppo Maschio Gaspardo (una multinazionale leader nella produzione di attrezzature agricole), dal Gruppo Cattolica Assicurazioni e dalla Banca Credit Agricole Friuladria.