Porto Viro (RO) – Paola Garbin è una figura straordinaria che ha dimostrato come l’educazione possa essere un faro nella conservazione della memoria storica. Pedagogista originaria di Porto Viro, Paola dedica la sua vita all’aiuto e al sostegno agli studenti, ma è nel mantenere viva la memoria della tragedia del Vajont che ha veramente lasciato il segno.
Il suo primo lavoro di ricerca, durato due anni, ha raccolto le preziose testimonianze dei sopravvissuti al disastro del Vajont. Un progetto dedicato al passato, ma con occhi puntati al futuro. La sua tesi, coronata da un punteggio perfetto di 110, ha dato contenuti alla Legge Regionale del Veneto per l’istituzione della “Giornata in ricordo della tragedia del Vajont” e del riconoscimento “Memoria Vajont”. Un omaggio che ha mostrato come la ricerca possa influenzare la politica e la società stessa.
Ma Paola non si è fermata qui. Il suo secondo lavoro di ricerca, altrettanto brillante con il voto di 110 e lode, ha creato un progetto per mantenere viva la memoria del Vajont nelle scuole di Longarone. L’evento di presentazione di questo progetto è stato un momento toccante in questo 60º anniversario del Vajont, coinvolgendo sopravvissuti, associazioni locali e le autorità.
Oggi, Paola si dedica al suo studio pedagogico, dove mette in pratica la sua professionalità e dedizione nell’aiutare e sostenere gli studenti. Come dice lei stessa: «Essere pedagogista significa apportare un contributo significativo alla crescita della persona, con la consapevolezza e la professionalità che ho acquisito nei diversi anni di studio».
La sua storia è una testimonianza del potere dell’educazione e della passione nel preservare la memoria storica.