ROVIGO – Buona la prima! Scongiurato il maltempo, si è svolto regolarmente, lunedì sera, l’appuntamento “Parole sul Polesine” in piazzetta Annonaria. L’evento culturale che ha abbracciato in una unica soluzione letteratura, musica e fotografia è stato organizzato dall’associazione REM – Ricerca Esperienza Memoria, alla sua prima uscita pubblica.
I veri protagonisti sono stati gli autori e tutte le persone che hanno contribuito alla buona riuscita della serata, una sapiente miscela di storia e storie, ricerca e riflessione, fantasia e passione per la cultura nel senso più ampio.
Il programma della serata si è aperto con i saluti della presidente di REM, Elena Cardillo, che ha brevemente ricordato la nascita dell’associazione e ha introdotto Sandro Marchioro, direttore editoriale di Apogeo, casa editrice dei titoli presentati: “Un Imperatore a Rovigo (1819). Francesco I, il “buon padre” persecutore dei Carbonari” di Maria Lodovica Mutterle e Maurizio Romanato; “L’estate dello storione. Un caso per la zia Rosaria” di Massimo Ubertone, “Basta dolore e odio. No prison” di Livio Ferrari; “Le reggitrici” di Annalisa Boschini; “Scrittori e mito nel Delta del Po. Un dizionario letterario e sentimentale” di Diego Crivellari.
Per non far mancare nessuna espressione artistica, durante la serata Massimo Zago del Foto Club di Adria ha esposto una sua personale fotografica sul Delta del Po e il Polesine.
Alle parole e alle immagini si è unita la musica: Francesco Ferrarese al violino ed Elisa Lazzarin al violoncello hanno eseguito alcuni brani di musica classica come accompagnamento alla voce di Chiara Galdiolo che ha sapientemente letto alcuni passaggi dai libri presentati.
Durante la serata sono arrivati i saluti di Virgilio Santato della Fondazione per lo sviluppo del Polesine.
A chiudere la serata, l’intervento dell’editore Paolo Spinello che ha tirato le fila dell’evento realizzato da REM e Apogeo e ha ricordato quanto fare libri e fare cultura siano risorse preziose per il territorio.
Infine, tutti gli autori hanno ricevuto in omaggio una splendida riproduzione di Porta San Bortolo (che si erge da più di un millennio a due passi dalla location dell’evento) realizzata per l’occasione da Ceramiche Marucco.