ROVIGO – “Cittadini attivi nel cambiamento della politica”. Questo il tema di una serie di cinque incontri di formazione organizzati dalla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali (Cdal) e dall’Accademia dei Concordi con il patrocinio di Comune e Provincia di Rovigo che ha preso il via venerdì 7 febbraio scorso.
Il primo appuntamento, che ha fatto registrare il tutto esaurito, ha visto l’intervento della facilitatrice Micol Andreasi e del relatore Alberto Lo Presti, docente di Teoria politica e Storia delle dottrine presso l’istituto universitario Sophia di Loppiano (Firenze); in prima fila, con il Presidente dell’Accademia Giovanni Boniolo, anche il vescovo di Adria-Rovigo monsignor Pierantonio Pavanello e il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo.
La lezione di apertura ha visto il contributo di alcuni giovani, organizzati in due gruppi di lavoro, uno di Rovigo e l’altro di Lendinara: punto di partenza, la differenza tra i concetti di comunità e società, divise dal concetto di affettività che ne permea la prima. Lo Presti, nel superare la visione pessimistica dell’homo homini lupus prospettato da Hobbes ha delineato gli altri percorsi, l’animale sociale di Aristotele e soprattutto l’uomo a immagine di Dio di San Tommaso d’Aquino. Il relatore si è quindi soffermato sul “principio di tolleranza” e al principio del dialogo, che valorizza e mette a confronto i contributi di tutti per produrre risultati il più possibile condivisi.
Tanti, nel corso dell’esposizione, i riferimenti a Papa Francesco e alle sue numerose “denunce” contenute in vari scritti ed encicliche, dall’attentato alla famiglia da parte della cultura del consumismo “che ci vuole come semplici individui-consumatori, quasi fossimo solo una fetta di PIL” fino alla cultura dello scarto, del provvisorio, dell’effimero. Da Lo Presti anche un forte richiamo al tema della giustizia sociale e le stridenti disparità nella distribuzione della ricchezza.
«La dottrina sociale della Chiesa – ha ricordato Lo Presti – ribadisce il principio della destinazione universale dei beni della Terra che per San Tommaso d’Aquino è un principio di primo livello accompagnato da quello di secondo livello della proprietà privata: una vera e propria terza via rispetto a liberismo e socialismo per realizzare la giustizia sociale».
Prima delle domande di rito, il relatore ha infine toccato rapidamente anche altri concetti come il diritto alla partecipazione, la cosiddetta “teoria dei corpi intermedi” e il principio di sussidiarietà, formalizzato già nel 1864 dal vescovo tedesco Von Ketteler, secondo il quale lo Stato non deve intervenire laddove la società civile, i cittadini, sono in grado di fare da sé.
Il prossimo evento di formazione è fissato per il 21 febbraio, sempre in Accademia dei Concordi alle ore 18: focus della discussione “Parlamenti e piazze”, tema decisamente di strettissima attualità per una serata intitolata “Rappresentanza e partecipazione: eletti ed elettori” con facilitatrice Camilla Maduri e relatrice Daniela Ropelato, docente di Scienza politica presso l’istituto universitario Sophia.