Porto Tolle (RO) – “Buone pratiche per la gestione sostenibile dei rifiuti delle attività di pesca e acquacoltura” è il titolo dell’incontro che si è tenuto venerdì 4 ottobre nella sala riunioni della cooperativa “Villaggio Pescatori” di Pila. Questo appuntamento si inserisce in una serie di azioni previste dal “Programma Nazionale Triennale della Pesca e dell’Acquacoltura 2017-2019, annualità 2019. Decreto Ministeriale n. 45 del 24/06/2019”.
Ha coordinato i lavori Alessandro Faccioli, responsabile di Coldiretti Impresa Pesca Rovigo; all’incontro hanno partecipato, oltre alla nostra dirigenza e alla base associativa, il docente di Ecologia dell’Università di Ferrara Michele Mistri e Andrea Portieri direttore del Flag di Chioggia e responsabile del 3° settore del Comune di Porto Tolle. Ha portato i saluti dell’amministrazione comunale l’assessore alla pesca Tania Bertaggia. Per i pescatori hanno parlato Fabrizio Boscolo, presidente della coop Villaggio pescatori, Emanuele Finotti vicepresidente del Consorzio pescatori di Scardovari e molti altri rappresentanti delle altre cooperative. Ha chiuso i lavori Silvio Parizzi, direttore di Coldiretti Rovigo. In sala presente anche il Comandante della Capitaneria del Porto di Pila Francesco La Sala, il presidente Michele Grossato e il direttore Eugenio Boschini di Polaris.
Una pesca rispettosa dell’ambiente è l’obiettivo del progetto presentato da Coldiretti Impresa Pesca in collaborazione con il Mipaaft (Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e del turismo) che ha coinvolto un gruppo eterogeneo di persone come pescatori, docenti, esperti e amministrazione comunale. All’interno del progetto ministeriale è stato inserito un argomento di strettissima attualità come il problema dei rifiuti e delle plastiche.
La mattinata è stata il connubio perfetto per parlare in termini scientifici, ma anche a livello pratico dei rifiuti di questo settore, cercando di spostare l’attenzione su una corretta gestione di questi. I pescatori della nostra provincia, in realtà, sono, da tempo, già proiettati in un’ottica di maggiore sensibilità. Per questo motivo è stato discusso come affinare strumenti e metodi per ridurre rifiuti e gestire a pieno la differenziata, perché come ha affermato il docente Mistri «il problema non è la plastica di per sé, ma il suo abbandono o la perdita in mare».
Da parte di Coldiretti Rovigo la riflessione si spostata sul valore aggiunto che può avere quel pescato che segue anche buone pratiche ambientali. «Anche questa è una missione – ha concluso Parizzi – le buone pratiche sono solo l’inizio, ma scegliendo questo percorso noi ci presenteremo sul mercato facendoci riconoscere per l’impegno, la correttezza e l’interesse nella corretta gestione dei rifiuti. Dobbiamo dimostrare di saperci spendere in questo percorso per renderci distintivi. Come per tutti i cambiamenti, come nel tempo sono stati affrontati e superati nel settore agricolo, anche nel settore pesca affronteremo la sfida. Solo così daremo ancora più valore al nostro cibo e al nostro lavoro».