Adria (RO) – Il consorzio Inn.Nova risponde alla nota del sindaco Omar Barbierato che, nei giorni scorsi, ha dichiarato «dopo una trattativa con l’attuale gestore, che avanza tutta una serie di richieste inammissibili in quanto non coerenti con la convenzione in essere e non rispettose delle condizioni in essa contenute».
«Da parte della società sportiva intendiamo rispondere a quelle che vengono definite richieste inammissibili – risponde il legale rappresentante del Consorzio Inno.Nova, Federico Ferro – Nello scambio di pec tra la società e il comune abbiamo semplicemente chiesto il ricalcolo dei canoni come prevede la normativa emanata a seguito della pandemia relativa al Covid-19. È il Decreto Rilancio a darci questa possibilità, oltre al fatto di pagare a rate i canoni. Considerati gli effetti quasi devastanti per la nostra attività economica causati dallo stop forzato di tutte le attività sportive, abbiamo solo chiesto al Comune di mettere in pratica quanto prevede il testo legiferato dal Governo, non ci siamo inventati nulla.
Senza scendere nello specifico degli articoli della norma di riferimento, per i quali abbiamo opportunamente relazionato con il Comune di Adria, ribadiamo il concetto che non si tratta nella maniera più assoluta di richieste inammissibili.
Come più volte ribadito nelle opportune sedi e alla stampa, la società sportiva, in questi anni di conduzione dell’impianto, ha fatto di tutto per assicurare la continuità dell’attività a favore degli atleti e delle loro famiglie, degli appassionati e del territorio che meritava di avere una piscina aperta e funzionante. Innn.Nova è sempre stata disponibile a gestire l’impianto; la società in questo caso ha solo chiesto che fossero prese in considerazioni le misure straordinarie previste dal Decreto, nulla di più nulla di meno».