ROVIGO – L’impegno di “Polesine in mischia” è andato in meta. Il comitato era nato nel 2010 per donare a L’Aquila un impianto sportivo, che desse ai bambini aquilani la speranza di riavvicinarsi al rugby e a una vita serena dopo la tragedia del terremoto del 6 aprile 2009.
“Polesine in mischia” aveva raccolto ben 54mila euro “Per non dimenticare L’Aquila”, attraverso un conto corrente intestato a RovigoBanca.
Se il Polesine aveva rialzato la testa dopo l’alluvione del ’51 anche attraverso il rugby, con i quattro scudetti consecutivi vinti tra il 1951 e il 1954, la speranza era che lo stesso potesse succedere per la popolazione abruzzese.
Il cammino verso la meta non è stato semplice, ha raccontato il presidente del comitato Davide Sergio Rossi, in occasione dell’assemblea dei soci di Bandiera gialla. Ha incontrato gli ostacoli della burocrazia, che avevano portato al tramonto prima il progetto iniziale di realizzare un campo da rugby nella frazione di Roio Piano, dove potessero allenarsi i bambini dell’Old L’Aquila Rugby, e poi anche il progetto successivo, in un’area diversa, di costruire una tensostruttura con palestra, ha riferito Rossi.
Il progetto iniziale, ha aggiunto il presidente di Polesine in mischia, si fermò di fronte alla mancata concessione del cambio di destinazione d’uso di un terreno agricolo. La meta, così, è stata raggiunta dopo quasi 8 anni, nell’impianto sportivo di Centi Colella, distante poco più di un chilometro dal centro del capoluogo abruzzese: qui si arriverà all’inaugurazione dell’impianto il prossimo 15 febbraio. La costruzione della struttura è stata resa possibile grazie al contributo di “Polesine in mischia”.
Il nuovo campo di gioco, ha spiegato Rossi, sorge accanto all’impianto principale del centro sportivo diventato punto di riferimento del rugby aquilano, e realizzato grazie alla raccolta fondi dei volontari dell’associazione nazionale pubbliche assistenze.