ROVIGO – Secondo Open day dell’anno per l’Aeroclub Luciano Baldi di Rovigo. Un appuntamento che mira a bissare il successo di quello primaverile, nel quale centinaia di persone visitarono l’aviosuperficie di Sant’Apollinare e con alcuni visitatori che provarono anche il piacere del volo nel cielo del capoluogo. Proprio la promozione di questa attività è il principale obiettivo del “Baldi”, farne conoscere il piacere, le sue sfaccettature e anche la tecnologia che consente all’uomo di guardare il mondo dall’alto.
L’appuntamento si terrà domenica 6 ottobre dalle 14.30 al tramonto ed è stato presentato in Provincia ospiti del presidente Ivan Dall’Ara, presente anche l’assessore comunale allo Sport Erika Alberghini. Il presidente della Provincia Dall’Ara ha sottolineato la sua passione per il volo e il feeling che si è instaurato con l’Aeroclub di Rovigo, ricordando come altre iniziative siano state attuate insieme. Altrettanto interesse ha manifestato l’assessore Alberghini che ha poi evidenziato l’importanza di giornate come questa che consentono di far conoscere delle attività e le realtà della città, così come la possibilità per le famiglie di vivere insieme una giornata diversa per la proposta culturale e sociale che rappresenta e sono stimolo di crescita per tutti.
La parola è passata poi al presidente dell’Aeroclub, Renzo Marangon, che ha sottolineato come l’obiettivo di aprire le porte di tutte le strutture ai visitatori di qualsiasi età, perché possano conoscere i mezzi e parlare con istruttori e piloti, è mirato al fine primario dell’Aeroclub stesso, ossia la promozione del volo e conoscere la passione che anima i piloti, gli istruttori, gli aeromodellisti e tutti i soci del “Baldi”. «Invitiamo tutti gli interessati, ma anche semplicemente le famiglie, a venirci a trovare e magari provare se la passione che hanno dentro può trasformarsi in realtà. Perché volare consente anche di vedere il Polesine da un’altra prospettiva e rendersi conto di quanto sia affascinante. Abbiamo una scuola di volo certificata e anche l’aviosuperficie è riconosciuta dall’Enac. Il volo ultraleggero, poi, non è pericoloso, è l’opposto di quel che si pensa, proprio perché in emergenza, sono in grado di atterrare su un campo qualsiasi a bassa velocità. Gran parte degli incidenti che accadono e che hanno coinvolto piccoli aerei, definiti ultraleggeri, in realtà hanno toccato il mondo dell’aviazione generale».
Giuseppe Barcaro e Luisa Merli, figure storiche del “Baldi”, hanno ricordato come in 33 anni di attività l’aeroclub sia cresciuto enormemente, seguendo l’evoluzione dei mezzi di volo, dai primi deltaplani a motore fino agli attuali aerei in grado di volare anche sopra le Alpi e fare lunghi viaggi. Contestualmente hanno evidenziato sia il fascino dell’osservare il mondo e questo territorio dal cielo, e sia alcuni riflessi sociali del volo ultraleggero. Ad esempio, è stato ricordato come, dopo un maxi incidente in autostrada, per verificare da quale punto della campagna potessero raggiungere più facilmente i mezzi di soccorso, ci si avvalse proprio dell’aiuto di un ultraleggero.
L’Aeroclub è anche un luogo nel quale si può sempre trascorrere qualche ora nel verde, vivendo l’atmosfera del club e osservando le attività dei mezzi, utile anche per far divertire i bambini.
Oltre ai piloti, il “Baldi” ha anche la sezione degli aeromodellisti e Leonardo Previato ha ricordato come ugualmente vi sia una scuola per imparare a pilotarli, per poi divertirsi nella pista adiacente all’aviosuperficie. La sezione dell’Aeroclub organizza, poi, frequenti manifestazioni e gare di livello nazionale. «L’aeromodellismo – ha aggiunto Barcaro – è una scuola di grande importanza per i ragazzini, che imparano sia la disciplina del volo, sia le leggi della fisica, così come l’arte di costruirsi i modelli».
L’Aeroclub di Rovigo, con il suo centinaio di soci, divisi più o meno equamente tra piloti e modellisti, è un’associazione senza scopo di lucro che ha come obiettivo la diffusione della passione del volo. Al sodalizio fa riferimento una struttura dotata di una club house, con sala didattica per la scuola di volo, due hangar, nonché una flotta di due Tecnam P92 impiegati sia per la scuola e sia per l’utilizzo da parte dei soci. Tutti, a partire dagli istruttori, sono volontari e questo fa sì che le tariffe applicate per la scuola di volo (ultraleggeri e modelli) e per l’uso degli aerei sociali, sia a tariffe più contenute rispetto ad altre realtà esistenti.