ROVIGO – Un festival unico nel suo genere. ROvigo REgeneration mette le arti urbane al centro, candidando il capoluogo polesano a “capitale della rigenerazione”: non solo dunque street art e graffiti, che pure avranno un ruolo importante nella settimana di eventi e attività, ma anche dibattiti, proiezioni cinematografiche, esperienze sensoriali, performance e contest per rilanciare il grande tema della trasformazione.
Fitto il calendario della manifestazione che vede un’anteprima giovedì 9 settembre alle 17 con la visita guidata a Palazzo “Celio”, ora Urban Digital Center, e ai luoghi del Festival con Street Art View, la salita in Torre Donà con visita ad alcuni lavori esposti all’interno, nei giorni di sabato 11 (alle 16 e 17.30) e domenica 12 (alle 10 e 11.30).
L’evento è stato presentato oggi a palazzo Nodari.
«Torna per il secondo anno questo festival che vorremmo diventasse una tradizione – ha esordito il sindaco Edoardo Gaffeo – Lo scorso anno, partito come esperimento, è stata una scommessa vinta, anche quest’anno le premesse ci sono tutte per far bene. Portare linguaggi diversi, aprire spazi nuovi, è la chiave di volta per una città che ha molto da offrire».
La sfida dello scorso anno, come ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica e Innovazione Luisa Cattozzo, è stata doppia, visto l’anno di pandemia. «Abbiamo voluto stimolare la cittadinanza a riappropriarsi degli spazi guardandoli con occhi diversi. Quest’anno si è deciso di evolvere. ROvigo Regeneration non è solo graffiti, ma si apre ad altre forme di arte urbana, con il coinvolgimento della città, grazie ad attive collaborazioni».
Soddisfazione anche dai sostenitori Giuseppe Toffoli vicepresidente Fondazione Cariparo, «Siamo felici di sostenere questo progetto, per una città moderna e aperta anche dal punto di vista artistico»; Manuela Nissotti presidente Asm Set, «Sosteniamo l’iniziativa con grande entusiasmo, anche perché coincide con la settimana della Mobilità sostenibile, tema che rappresenta il focus del nostro lavoro».
Presenti anche Cinzia Sivier presidente di Uisp Rovigo, che collabora con Run-it per la maratona non competitiva attorno ai luoghi di Street art, «Rovigo in love non è solo sport ma anche cultura e amore per la città, come testimonia questo evento»; Fiorenzo Scaranello presidente del Conservatorio Venezze, che partecipa al progetto con la componente musicale, «Il nostro obiettivo è fare in modo che il conservatorio diventi sempre più il tesoro della città, che lo deve sentire suo»; Giovanna Pizzo di Arci che organizza l’urbanismo tattico con la ridisegnazione di piazza Merlin, «Sarà un intervento che coinvolgerà la cittadinanza».
L’assessore Cattozzo ha illustrato il programma, ringraziando anche Fondazione Rovigo Cultura, le scuole Celio Roccati e IIS De Amicis e tutti i soggetti coinvolti.
Lunedì 13 si parte con la presentazione ufficiale del Festival alla città: l’appuntamento è ai giardini del Castello alle 18, per proseguire sempre all’ombra delle Torri alle 21 con la proiezione del film “Exit through the gift shop” di Bansky presso l’area CineSet.
Martedì 14, alle 18 e alle 19, doppia visita al “Giardino K” (ispirato a Wolfgang Amadeus Mozart) e al palazzo sede del Conservatorio Venezze, mentre mercoledì 15 il focus torna su Torre Donà e Street Art View, con salite fissate per le 17 e 18.30; giovedì 16, invece, attesa performance di freestyle in piazza Masslo (ex Cepol) alle 17.30.
Venerdì 17 altro doppio appuntamento con Street Art View, alle 10 e 11.30, e alle 15 lancio dell’Urban Photo Contest con presentazione del concorso fotografico alle 15 presso l’Urban Digital Center; nel frattempo, in piazza Merlin, dalle 15 alle 18.30, con Urbanismo Tattico si da il via alla realizzazione di un’opera in collaborazione con Urban Lab e Arci Rovigo.
Sabato 18 si continua con Urbanismo Tattico in piazza Merlin (orario 9-12.30) mentre alle 10, alle 11 (presente anche l’artista Skolp) e 12.30, altro appuntamento con Street Art View; alle 16, gran finale, tutti in piazza Tien-a-Men per RORERUN, incontro tra il festival e Rovigo in Love per una camminata non competitiva organizzata in collaborazione con Run IT e aperta a tutti che tocca le location con opere murarie sparse per la città. Sempre da piazza Tien-a-Men, alle 17.30, si chiude quindi con Trekking Urbano Sonoro e la street band del Conservatorio che guida sui luoghi del Festival.
Il sindaco ha concluso, evidenziando l’importanza di collaborare, “insieme è possibile lanciare nuove sfide”.