Bellombra (RO) – Sabato 20 luglio, alle ore 18.15 nella chiesa di Bellombra, verrà ricordato Napoleone Sartori a vent’anni dalla scomparsa avvenuta il 24 gennaio 2004. Sartori dopo gli anni giovanili trascorsi a Bellombra si è impegnato attivamente nell’Associazione Coldiretti ricoprendo incarichi di crescente responsabilità.
È stato eletto nel 1987 vicepresidente provinciale e nel 1993 presidente della Coldiretti polesana, associazione che ha guidato nel delicato passaggio dal collateralismo rispetto alla Democrazia Cristiana a un ruolo autonomo nella vita civile nazionale e locale. Molteplici i suoi interventi per un più intenso raccordo tra il settore produttivo, che tradizionalmente caratterizzava la Coldiretti, e quello della commercializzazione dei prodotti, con attenzione alla nuova sensibilità ambientale e al ruolo che l’agricoltura italiana stava assumendo a livello europeo.
Il volume, suggerito da don Antonio Piva, per anni parroco a Bellombra, è stato curato da Adriano Mazzetti, con la collaborazione di quanti hanno collaborato con Napoleone Sartori negli anni della sua presidenza provinciale e regionale. L’opera illustra aspetti e momenti di un valido percorso organizzativo volto ad attuare nelle scelte economiche e sociali i valori della dottrina sociale della Chiesa alla quale sempre la Coldiretti si è richiamata.
Proprio i riferimenti alla solidarietà e all’ambiente hanno trovato nei primi anni Duemila significativi momenti di convergenza e collaborazione tra la Coldiretti e la Chiesa adriese guidata allora da monsignore Andrea Bruno Mazzoccato, vescovo che ha condiviso diverse iniziative promosse da Napoleone e che in occasione della sua tragica, improvvisa scomparsa ha celebrato i funerali nella parrocchiale di Bellombra il 27 gennaio 2004.
Mazzoccato, che da qualche settimana ha lasciato l’arcidiocesi di Udine, sarà nuovamente presente a Bellombra sabato 20 luglio per il ricordo di Napoleone che vedrà oltre al suo intervento, quelli di Claudio Zanforlin per la comunità locale, di Mazzetti autore del libro e di Carlo Salvan presidente provinciale e regionale Coldiretti.