ROVIGO – Quanto conta la passione nella scelta del proprio futuro? Evidentemente molto, data la grande partecipazione ai due webinar dedicati al tema, organizzati dall’I.I.S. Viola-Marchesini, scuola copofila del progetto regionale DGR393 per l’orientamento, in collaborazione con l’Accademia dei Concordi.
Oltre 150 gli iscritti ai due appuntamenti delle settimane scorse con i relatori: Paola Galasso, Giorgio Osti, Michele Casalini e con Roberto Tovo, Franco Secchieri e Stefano Lanzoni, professionisti di ambiti diversi dalla medicina, alle scienze umane, alla giurisprudenza, alla geologia, all’ingegneria. Ciascuno ha raccontato la propria esperienza, partendo proprio dalla passione scoperta tra i banchi delle scuole superiori e poi trasformatasi in impegno e in fatica quotidiana prima di diventare una carriera. La scelta, per loro come per i ragazzi partecipi agli eventi, non è stata facile e ha richiesto consapevolezza e discernimento.
Secondo un’indagine recente di Almalaurea, in Italia meno della metà dei maturandi ha le idee chiare già durante l’anno scolastico, gli altri scelgono dopo la maturità, o addirittura dopo l’estate. Di quelli che si iscrivono al primo anno dell’Università, un 7% abbandona dopo pochi mesi, un altro 8% cambia facoltà o ateneo alla fine del primo anno. Ma ciò che è preoccupa è il numero in continua crescita di quelli che dopo il diploma non studiano e non lavorano o non cercano un lavoro. Sono circa 2milioni.
«È per sostenere i ragazzi a conoscersi meglio – ha detto la dirigente del Viola Marchesini, prof.ssa Isabella Sgarbi – per aiutarli a comprendere e a riconoscere non solo la loro passione, ma anche ciò per cui sono disposti a dedicare molto impegno e, non ultimo, per guidarli nelle opportunità del mercato del lavoro, che appuntamenti come quelli organizzati con l’Accademia sono importanti».
Passione, infatti, lo hanno ribadito tutti i relatori non è un insieme di interessi e nemmeno solo entusiastica adesione a qualcosa, ma è qualcosa di più complicato e articolato, ha in sé una doppia valenza. Passione è, infatti, attrazione verso qualcosa che ci tiene legati a sé, ma anche sofferenza, fatica. Riconoscerla significa allora comprendere quanto siamo disposti a dedicarci a qualcosa o a un progetto per realizzarlo. Significa acquisire consapevolezza di ciò che siamo, dei nostri talenti e delle opportunità che il mercato offre.