ROVIGO – Sono circa 200 le sanzioni già notificate a quanti sono stati individuati dall’ispettore ambientale di Ecoambiente, attivo su tutto il territorio comunale di Rovigo, a violare le regole sul corretto conferimento dei rifiuti. Multe che variano al variare della tipologia della contestazione, anche se tendenzialmente sono state tutte nella fascia fra i 50 ed i 150 euro. Il servizio di vigilanza ambientale ha preso il via nel febbraio dello scorso anno e inizialmente, complice anche il periodo di pandemia, è stato caratterizzato da una prima fase nella quale era prevalente l’aspetto del suggerimento, dell’invito bonario, dell’ascolto dei dubbi dei cittadini.
Ora, però, avverte Ecoambiente, la musica è cambiata e, chi sbaglia, si prepari a pagare: il messaggio che si vuole lanciare con forza è che il conferimento scorretto è una piaga che si vuole debellare, perché ha dei costi oltre che degli impatti dal punto di vista ambientale e del decoro. Un comportamento sbagliato danneggia tutti e non ha motivazioni valide, perché ci sono sempre soluzioni migliori. Una delle violazioni più frequenti, per esempio, è stata quella dell’abbandono dei rifiuti fuori dai cassonetti, che apparentemente potrebbe sembrare una cosa da poco, ma che tale non è. Perché, innanzitutto, ha un effetto catalizzatore e rischia di avere effetti a catena, facendo accumulare rifiuti su rifiuti. Poi, perché con la raccolta automatizzata, per recuperare quanto non è dentro i cassonetti deve essere attivato uno speciale servizio di rifinitura, che ha tempi e costi precisi. A volte, basta fare la fatica di piegare un cartone o fare pochi passi per trovare un cassonetto che sia meno pieno, ma lasciare qualcosa fuori è sempre la soluzione sbagliata. C’è poi una domanda che non sembra trovare risposta: perché fare la fatica di abbandonare rifiuti ingombranti o Raee, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, come la classica lavatrice, portandoli fino ad un cassonetto, quando non addirittura lungo un argine, correndo rischi e danneggiando tutti, quando si può chiedere il ritiro gratuito a domicilio con una semplice telefonata al numero verde 800-186622, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 13?
Fra le contestazioni, anche quelle ad attività non domestiche che non devono conferire nei cassonetti stradali, ma secondo precise indicazioni ed invece sono state sorprese a rovesciare tutto nei cassonetti, saturandoli, e gettando nell’indifferenziato anche materiali che sarebbero stati facilmente ed utilmente riciclati. Non è mancato, poi, qualche artigiano pizzicato ad abbandonare rifiuti, anche se per fortuna non ci sono stati episodi di abbandono di rifiuti pericolosi, anche perché in quel caso si tratterebbe di un reato. A Rovigo ancora non sono state attivate le fototrappole, mentre ad Adria, dove già sono in uso, stanno dando ottimi risultati e, per questo, una volta che verrà chiarito un aspetto del regolamento comunale, faranno la loro comparsa anche sul territorio del capoluogo per rendere ancora più efficace l’azione di repressione delle cattive abitudini. In ogni caso, anche chi pensa di essere un “furbetto”, tendenzialmente, fa poca strada perché nei rifiuti resta sempre una traccia utile ad individuare la fonte. Così, infatti è stato per molti di quanti sono stati sanzionati. Per tutte le informazioni sul corretto conferimento dei rifiuti e sui servizi di raccolta di Ecoambiente, oltre a telefonare al numero verde, si può facilmente consultare la sezione “raccolta differenziata” sul sito www.ecoambienterovigo.it oppure scaricare la app Ecoambiente sul proprio smartphone.