ROVIGO – “Abbiamo creato un’onda che spinge”: ecco come ha definito il presidente di Coldiretti Rovigo Carlo Salvan tutti coloro che hanno firmato stamattina al mercato coperto. Più di 500 le firme raccolte in una sola mattinata.
La battaglia di Coldiretti Rovigo va avanti, tramite i soci, in primis, ma anche tramite la comunità, a maggior ragione dopo la presentazione del progetto che investirà la città di Rovigo. La presentazione si è svolta via webinar qualche giorno fa, si tratterà di un parco fotovoltaico interamente su suolo agricolo. Alla posizione dell’associazione Coldiretti si è unito in settimana il comitato “Mamme Zero consumo suolo” e sono altri i soggetti che si sono presentati sabato al mercato di Campagna Amica per firmare e appoggiare la protesta. Parallelamente, si sono unite le forze delle altre Coldiretti del Veneto, perché quello che si sta vedendo a Rovigo potrebbe toccare anche altre zone regionali, finché non ci sarà una norma chiara che eviti il consumo del suolo.
Presente Elisabetta Russo, mamma leader del neonato comitato “Mamme zero consumo suolo”, ma anche Luciano Milan di Federconsumatori Rovigo, assieme ad altri comitati cittadini. Intento unico di tutti: evitare che questo ennesimo progetto arrivi a conclusione.
Lo scetticismo della Coldiretti, oltre che sulla buona riuscita delle coltivazioni, riguarda appunto il consumo di suolo agricolo nonostante l’ampia disponibilità di altre superfici che possono essere usate. «La terra è la cosa più preziosa che abbiamo, ma non tutti sono d’accordo. Senza citare tutti i riflessi negativi in termini paesaggistici e ambientali, l’orrore di questi parchi è dovuta alla loro estensione, ma anche la conformazione con vele alte circa 5/6 metri. Intere aree rurali diventeranno interamente artificiali, in lungo e in largo: è questo quello che vogliamo lasciare ai nostri figli?».