PADOVA – «Ci appelliamo a tutti gli Europarlamentari eletti nel nostro territorio affinché nella seduta plenaria del 22 novembre al Parlamento Europeo votino per preservare il modello italiano virtuoso di circolarità degli imballaggi, opponendosi alla proposta di nuovo Regolamento in materia dell’Unione Europea nella versione approvata lo scorso 24 ottobre dalla Commissione Ambiente. È un appello condiviso anche da tutti gli imprenditori associati a Confindustria Veneto Est e, in particolare, da quelli degli altri settori coinvolti nell’industria del riciclo di materiali (come industria del legno, della carta, etc)».
È l’appello rivolto da Simonetta Tiberto, Presidente del Gruppo Gomma Plastica di Confindustria Veneto Est, che associa oltre 200 imprese con più di 13 mila collaboratori. Punta industriale del comparto materie plastiche nel quale il Veneto è la seconda regione in Italia, con 1.500 imprese, 26.800 addetti e 7,8 miliardi di euro di fatturato.
«Questo nuovo Regolamento – continua la Presidente Tiberto – che se approvato entrerebbe immediatamente in vigore, rischia di vanificare l’impegno pluridecennale di cittadini e imprese italiani per la raccolta dei rifiuti e il loro riutilizzo, in un modello di circolarità che proprio nel nostro territorio ha gli esempi più eccellenti e che ha prodotto una filiera industriale di assoluto valore in Europa e nel mondo con migliaia di occupati».
«Il mondo produttivo italiano, e di Confindustria Veneto Est in particolare, auspica un’azione di sistema da parte dei nostri Europarlamentari per raggiungere una posizione del Parlamento UE che riequilibri il testo del regolamento uscito dalla Commissione Ambiente, dando quanto meno uguale dignità al riciclo ed al riutilizzo, salvando alcune tipologie di imballaggi che oggi garantiscono salubrità e sicurezza nella catena alimentare, dando valore agli investimenti che le imprese italiane e venete hanno realizzato in questi anni.
In particolare, chiediamo di:
- evitare il divieto dell’utilizzo di molte categorie di imballaggi essenziali (imballaggi alimentari del settore ortofrutta e per la ristorazione);
- superare i pregiudizi contro la bioplastica;
- dare priorità al riciclo piuttosto che al riutilizzo: il sistema produttivo italiano ha investito e sviluppato in maniera massiccia il riciclo degli imballaggi, una modifica normativa così repentina a favore del riuso significherebbe la compromissione di un tessuto produttivo importante ed all’avanguardia in Europa».
Confindustria sta portando avanti numerose azioni, volte a preservare il modello italiano di circolarità degli imballaggi, e ha guidato, insieme alle principali Confederazioni nazionali generali di impresa, un’azione volta a sensibilizzare il Governo italiano e gli Europarlamentari.